»  »  » 
Spiagge coste e Mare Sardegna del Sud

Spiagge coste e Mare Sardegna del Sud

Da Cagliari, costeggiando il braccio orientale del Golfo degli Angeli, una strada costiera panoramica conduce fino a Capo Carbonara, Villasimius, l'angolino a sud-est dell'Isola.

MARE PINTAU:
pochissimi chilometri dalla città, massimo mezz'ora di macchina. dalla provinciale un agevole sentiero conduce alla piccola spiaggetta incastonata tra le colline, poca sabbia, per lo più ciottoli piatti e scogli, ma in acqua fondale sabbioso e degradante dolcemente verso il largo. Il fondale è talmente basso per centinaia di metri che tutto l'insieme assume l'aspetto di una enorme piscina naturale. Non a caso il nome locale tradotto in italiano sarebbe: Mare dipinto.

A Villasimius tra la miriade di spiagge che rendono onore all'area marina protetta di Capo Carbonara, due sono quelle che prediligo: PORTO GIUNCO e PUNTA MOLENTIS. La prima è una piaggia lunghissima, di sabbia bianca e fine, divisa dall'entroterra da un piccolo stagno salmastro. Vi si giunge dal modernissimo albergo e centro di talassoterapia TIMIAMA (dall'antico nome del luogo, temimi e amami), oppure dalla parte opposta, subito dopo il porticciolo turistico sulla sinistra una strada sterrata conduce al parcheggio nei pressi di un promontorio.
La zona più tranquilla della spiaggia si raggiunge ovviamente a piedi ed è proprio nel mezzo tra i due punti di accesso, talmente distante dall'uno e dall'altro che solo in pochi vi si avventurano.

PUNTA MOLENTIS, invece soddisfa sia gli amanti della costa sabbiosa che quelli delle zone rocciose. Per raggiungerla bisogna lasciarsi alle spalle il centro abitato di VIllasimius e proseguire in direzione Costa Rei, all'altezza di un ponte prendere la strada sterrata che vi passa sotto e dirigersi verso la costa, di fronte all'Isola di Serpentara; troverete un piccolo promontorio granitico, a destra del quale una deliziosa spiaggetta quarzosa si lascia lambire tranquilla dall'acqua turchina mentre alle sue spalle maestosi massi sferici di granito grigio perla si specchiano nel blu.

Risalendo la costa orientale in direzione Costa Rei, le occasioni di balneazione sono molteplici, ma se vi mettete di puzzo buono e chiedete un pò di informazioni in giro, riuscirete a trovare l'accesso al mitico SCOGLIO DI PEPPINO. Enorme masso di granito levigato dal tempo, lambito da acque celesti che dolcemente carezzano le adiacenti sabbie bianche di quarzo fine. Negli ultimi anni diventato un pò affollato a causa della recente costruzione nel vicino entroterra di un grande villaggio turistico, ma in primavera, quando i visitatori d'oltremare ancora si stringono nei loro paltò, offre magnifici anticipi d'estate tropicale.

Ripartendo da Cagliari, questa volta in direzione Ovest, una meta da non perdere è certamente TUERREDDA:
sorriso di sabbia bianchissima orlato dalla macchia mediterranea. Qui in estate manca un elemento fondamentale per farne la mia prediletta, è talmente nota e così facilmente raggiungibile che è davvero difficile goderne appieno senza dover chiedere permesso ad ogni passo.

Accertandosi che l'elemento vento non sia particolarmente insistente da nord-ovest, si può decidere di spostarsi sulla costa occidentale, in particolare su quel tratto costiero detto Costa Verde, dove troveremo almeno due mete che lasceranno strabiliati i più esigenti amanti delle coste sabbiose: un deserto di sabbia attivo ed uno fossile. Dovremo recarci ad Arbus, centro di media collina a circa 70 Km da Cagliari, da qui prendere la strada per Ingurtosu, antico centro minerario abbandonato le cui strutture architettoniche in stile "alpino" tenteranno di farci dimenticare il motivo per cui siamo giunti fin li.

Oltrepassato l'arco della palazzina della Direzione , prenderemo la strada sterrata verso sinistra in direzione LE DUNE. Il cartello indica la presenza di un hotel sulla spiaggia, ma non preoccupatevi, è uno splendido esempio di come si possano recuperare, volendo, le innumerevoli strutture ottocentesche della zona. Lungo il percorso ci saremo già resi conto di trovarci in un posto straordinario, dune di sabbia alte più di cinquanta metri che si spingono per diversi chilometri nell'entroterra. All'inizio stenteremo a riconoscerle vista l'abbondante presenza di boschi di ginepro e macchia mediterranea, ma via via che ci avvicineremo al mare sempre più la sabbia prenderà il sopravvento sulle piante fino al presentarsi davanti ai nostri occhi di un enorme complesso dunale in movimento. Sabbie dorate, che invitano a lasciarsi rotolare giù, fino al mare. Eccoci arrivati a PISCINAS.

Sarà difficile decidere di ripartire ma, magari qualche giorno dopo, in prossimità del ferragosto quando tutte le altre spiagge sono piene fino a rischiare di inabissarsi tra le onde, potremmo decidere di riprendere la strada da Arbus verso Fluminimaggiore e svoltare stavolta in direzione SCIVU. Ci vorranno ancora diversi km di macchina camminando in cresta tra la macchia mediterranea e spettacolari scorci sul mare, tutt'intorno campagna, qualche gregge pigro di pecore, caprette arrampicate sui monti e alberi a bandiera a indicare la direzione dominante del Vento. E' la Sardegna dei Sardi, non quella da riviste patinate tutta scintillante di villaggi inventati e paillettes, e' la Sardegna semplice, bella così com'è senza bisogno di belletti aggiuntivi.

La strada un tempo sterrata oggi conduce dolce e asfaltata fino al limite estremo, la sommità di enormi dune di sabbia fossilizzate dal tempo. Non ci lasceremo scoraggiare dal parcheggio estivo certamente affollato, e dai primi ombrelloni ammucchiati sotto l'accesso più agevole, proseguiremo a piedi lungo il costone arenario e solo quando sotto di noi, in spiaggia, gli ombrelloni andranno diradandosi, decideremo di affrontare la scarpata e sceglieremo il nostro angolo di paradiso. Sabbia ambrata grossolana, antica, sotto i passi sembra che canti. Di fronte un mare di colore blu intenso con sfumature di verde che ci avvertirà delle profondita immediate.

Altri utenti hanno letto anche: