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Cervara, piccolo borgo d’arte

Cervara, piccolo borgo d’arte

Il piccolissimo centro abitato di Cervara si trova a soli 70 km da Roma e per chi si trova nei paraggi rappresenta una meta deliziosa per trascorrere qualche ora tra faggete ed abitazioni in pietra arroccate su di uno sperone roccioso. Sorge a 1.053 metri di altitudine ed è un po’ la porta di accesso al Parco Naturale Regionale dei Monti Simbruini, dominando dall’alto la Valle dell’Aniene ed offrendo paesaggi di incantevole bellezza.

E’ un piccolo comune con poche centinaia di abitanti, ma soprattutto in primavera ed in estate viene visitato da numerosi turisti, attratti dalle bellezze naturalistiche e dalle forme di arte che si possono ammirare passeggiando per le strette vie del paese. Già nel 1800 Cervara fu conosciuta ed apprezzata da artisti di ogni genere, scrittori e pittori si ritrovarono a soggiornare in questo splendido luogo e realizzarono delle opere d’arte senza tempo.

Tra i tanti che passarono di qui e si innamorarono di Cervara e dei suoi paesaggi si ricorda Samuel Morse, storico e pittore, inventore tra l’altro del famoso “codice Morse”.


ORIGINE DEL NOME E BREVI CENNI STORICI
Il nome di questo paese sembri deriverebbe da “Cervaria”, facendo riferimento ai tanti animali che un tempo pascolavano tra questi prati e questi boschi. La sua storia è legata al castello, costruito per difendersi dagli attacchi dei Saraceni.

La documentazione riguardo alla storia di Cervara è scarsa, ma ben si sa che già nell’XI secolo vi era la fortezza militare di proprietà dei Benedettini che ne rimasero in possesso fino alla metà del XVIII secolo, nonostante alterne vicende. Oggi questa fortezza è completamente diroccata e solo pochi ruderi rimangono sul punto più alto di questo sperone roccioso, da cui tra l’altro si gode di un’eccezionale visuale sulla vallata sottostante.
La storia di Cervara si fa interessante con l’arrivo di storici, scrittori, poeti e pittori che immortalarono il suggestivo borgo facendolo conoscere in tutto il mondo.


FORME DI ARTE A CERVARA
Oggi Cervara è un grazioso borgo, un po’ un museo a cielo aperto, viste le tante opere d’arte che si possono ammirare passeggiando per i suoi stretti vicoli. Nel 1984 fu realizzata la “Scalinata degli artisti”, ovvero la scalinata principale che conduce dalla piazza Giovanni XXIII, dove si può lasciare la macchina nella piccola piazzetta centrale di Cervara. Fu impreziosita da opere d’arte quali sculture e poesie scolpite direttamente sulla roccia e nel 1986 furono aggiunte figure mitologiche e ritraenti animali.
Col trascorrere degli anni Cervara venne sempre più valorizzata, nel ’91 fu realizzata la “montagna d’Europa”, per promuovere la pace nel mondo; furono eseguiti 14 murales per le strade di tutto il paese e numerose altre poesie vennero scolpite qua e là.
Sempre nel ’91 Cervara fu insignita del titolo “Villaggio ideale d’Italia”, sotto il Patrocinio della Comunità Europea. Proprio la poesia è una delle forme d’arte meglio rappresentate a Cervara e ormai da alcuni anni si svolge una manifestazione che vede la partecipazione di poeti nazionali ed internazionali, provenienti anche da luoghi lontani come la Filippine.


COSA VISITARE A CERVARA
Il piccolo borgo è talmente grazioso e così interessante, grazie ai tanti artisti che hanno contribuito a renderlo tale, che già questo sarebbe motivo sufficiente per programmare una gita fuoriporta. Comunque a Cervara ci sono anche due chiese significative, la Chiesa di Maria Santissima della Visitazione e la Chiesa di Santa Maria della Portella.

Chiesa di Maria Santissima della Visitazione
L’esterno è completamente costruito in pietra e da un lato svetta il campanile, di origini antiche. L’interno della chiesa custodisce alcuni interessanti quadri risalenti al 1600, inoltre sotto all’altare maggiore vi è il corpo di un santo martire che gli abitanti di Cervara elessero a protettore della città, San Felice.

Chiesa di Santa Maria della Portella
Il suo nome è legato alla posizione in cui si trova, ovvero alle porte della città. Non si è certi sulla data della sua costruzione, ma pare che fu istituita nel 1700 dai Padri Gesuiti. E’ di piccolissime dimensioni e qui si venera un’antica statua di Maria con Gesù Bambino.

Nei dintorni del centro abitato ci sono altre piccole e graziose chiesette, come quella intitolata a S. Emidio e quella dedicata a S. Rocco.
Oltre alle chiese si può visitare il Museo della Montagna, ispirato alla transumanza e non solo. Il percorso espositivo si articola su due piani e nelle varie stanze si può apprendere quale importanza ebbero la pastorizia e la transumanza in queste terre.
E’ un viaggio tra gli usi e costumi di queste genti di montagna, alla scoperta dell’artigianato, dell’agricoltura e della religiosità che da sempre hanno contraddistinto questi luoghi. L’apparato didattico del museo si avvale di schede in italiano ed in inglese, inoltre per i non vedenti è possibile utilizzare le schede in codice Braille.

NATURA
Cervara e dintorni ben si prestano per rilassanti e rigeneranti passeggiate, alla scoperta di sorgenti di montagna tra il fitto di boschi incontaminati. Ci si trova nell’area protetta del Parco Naturale Regionale dei Monti Simbruini, l’area protetta più estesa di tutta la regione Lazio. A piedi, a cavallo o in mountain bike sarà un piacere per il corpo e per lo spirito ritemprarsi tra valli e boschi a contatto di una natura autentica e lontani dalla frenesia della città.

COME ARRIVARE A CERVARA
In auto si percorre l’autostrada A24 Roma-L’Aquila, uscendo a Vicovaro-Mandela, proseguendo poi in direzione di Arsoli, quindi lungo la strada panoramica per Cervara. In treno la stazione più vicina è quella di Arsoli che è collegata a Roma Termini, da lì bisogna proseguire con altri mezzi. Ci sono degli autobus che collegano Roma con Subiaco, partendo dalla stazione Metro B Ponte Mammolo.

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