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Cir: Che cos’è il codice identificativo affitti brevi

Cir: Che cos’è il codice identificativo affitti brevi

Dal 1° gennaio 2020 coloro che fanno affitti brevi (se sei in possesso di P.I. consulta il tuo commercialista) dovranno inserire obbligatoriamente il codice identificativo (CIR) dell’alloggio in ogni annuncio pubblicato online o cartaceo, questo codice viene rilasciato dalla Regione e dal Comune in cui è ubicato l’immobile.

In poche parole: Vuoi mettere in affitto un appartamento, una casa o qualsiasi altro tipologia di immobile? Devi avere il Cir oppure sei a rischio sanzione.   

Il tema del Codice Identificativo è riportato nella legge n.58 del 28 giugno 2019, il cosiddetto “Decreto Crescita 2019” che funge da conversione in legge del decreto 30 aprile 2019, n. 34.

Il Cir è un codice univoco formato da 6 caratteri numerici riferiti al codice Istat del Comune, 3 caratteri alfanumerici che individuano la tipologia di struttura e 5 caratteri sequenziali generati automaticamente.

Il codice identificativo viene normato a livello regionale quindi la sigla CIR non viene utilizzata da tutte le regioni.

In Puglia ad esempio è stato introdotto il  Codice identificativo di struttura CIS , in Liguria, sono attivi i codici CITRA, Codici identificativi regionali degli Appartamenti ammobiliati a uso turistico, on Sardegna c’è il codice Identificativo unico numerico, in breve IUN

E’ obbligatorio indicare il Codice Identificativo sugli annunci sui portali e su tutta la pubblicità di una struttura ricettiva.

il comma 7 dell’articolo cita: “I soggetti titolari delle strutture ricettive, i soggetti che esercitano attività di intermediazione immobiliare e i soggetti che gestiscono portali telematici, mettendo in contatto persone in cerca di un immobile o porzioni di esso con persone che dispongono di unità immobiliari o porzioni di esse da locare, sono tenuti a pubblicare il codice identificativo nelle comunicazioni inerenti all’offerta e alla promozione”.

Quindi gli annunci che pubblicizzano, in questo portale ma anche negli altri, l'offerta di case e/o appartamenti per vacanze, compresi gli alloggi o le porzioni di alloggi dati in locazione per finalità turistiche, dovranno riportare il Cir

La prima parte della norma recita (comma 4 art. 13 quater del decreto crescita 2019):
“Al fine di migliorare la qualità dell’offerta turistica, assicurare la tutela del turista e contrastare forme irregolari di ospitalità, anche ai fini fiscali, presso il Ministero delle politiche agricole alimentari, forestali e del turismo è istituita una apposita banca dati delle strutture ricettive nonché degli immobili destinati alle locazioni brevi ai sensi dell’articolo 4 del decreto-legge 24 aprile 2017, n. 50, convertito, con modificazioni, dalla legge 21 giugno 2017, n. 96, presenti nel territorio nazionale, identificati mediante un codice alfanumerico, di seguito denominato “codice identificativo”, da utilizzare in ogni comunicazione inerente all’offerta e alla promozione dei servizi all’utenza”

I trasgressori, cioè coloro che non riportano il Cir negli annunci (o lo inseriscono in maniera errata o ingannevole), rischiano sanzioni pecuniarie da 500 a 2.500 euro per ogni attività pubblicizzata. 

Come richiedere il codice identificativo

Come detto sopra il tema del codice identificativo è normato livello regionale quindi bisogna seguire quello che viene indicato nel sito della regione. Non abbiamo messo tutte le regioni ma basta semplicemente fare una ricerca su google