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Visso: perla dei Monti Sibillini

Visso: perla dei Monti Sibillini

Visso è un piccolo comune a cavallo tra Marche ed Umbria, immerso nello splendido territorio del Parco Nazionale dei Monti Sibillini. L’istituzione del Parco risale al 1993, quando si decise di proteggere quest’area per l’importanza della flora e della fauna che si trovavano in questi luoghi incantati. La tutela di questi ambienti di grande bellezza paesaggistica portò anche ad una riscoperta di alcuni prodotti tipici e all’incentivazione della produzione biologica, in special modo della lenticchia di Castelluccio, prodotto eccellente, fiore all’occhiello del Parco Nazionale dei Sibillini.

La catena montuosa ha diverse cime oltre i 2.000 metri, ammantate di neve per diversi mesi all’anno; qui in inverno si pratica lo sci da discesa, lo sci di fondo ed avventurosi fuori pista. (Per approfondire questa tematica si consiglia di leggere gli articoli relativi al Parco Nazionale dei Monti Sibillini).
L’incantevole scenario naturale incornicia questa piccola cittadina di 1.200 abitanti, fondata più di 2.000 anni fa e ricca di testimonianze storiche ed artistiche.
 

BREVI CENNI STORICI
Addirittura si hanno notizie di un villaggio fondato dai Sabini già quasi 1.000 anni prima della fondazione di Roma; si chiamava Vicus Elacensis e si trovava proprio dove oggi sorge l’attuale Visso, ovvero alla confluenza dei fiumi Ussita e Nera. Durante il potere della nobile famiglia da Varano anche Visso si sottomise al loro dominio e durante i secoli 1400 – 1500 – 1600 si susseguirono numerose battaglie con i centri abitati vicini per accaparrarsi i terrenti migliori. La più famosa di queste battaglie fu la Battaglia di Pian Perduto, combattuta nel 1522 dai vissani contro Norcia e come si evince dal nome, persa amaramente. Il territorio di Visso fu sempre suddiviso in guaite e rimase tale finché non ci fu l’invasione da parte delle truppe napoleoniche.
Questa lunga storia ha lasciato il segno negli edifici sacri e nei palazzi dei nobili che oggi impreziosiscono il centro abitato. Da alcuni anni a pieno titolo Visso è stata inserita nella lista dei Borghi più belli d’Italia e dal 1993 è sede del Parco Nazionale dei Monti Sibillini, rendendosi luogo ideale per partire alla scoperta di questo magnifico territorio.
 

COSA VISITARE
Il grazioso centro storico, cinto all’interno delle antiche mura castellane, è tutto un susseguirsi di facciate in pietra e bei palazzi signorili.
Non appena oltrepassata una delle quattro porte che permettono l’accesso all’interno del centro storico, subito si rimane colpiti dalla Piazza dei Martiri Vissani, delimitata da eleganti palazzetti risalenti al 1400 e al 1500. Il bianco della pietra utilizzata per queste costruzioni dona luce ed armonia, ed il tutto appare composto ed elegante.
In questa piazza si affaccia la bella Collegiata di Santa Maria, realizzata in stile romanico-gotico e sovrastata da un interessante campanile. Un particolare apprezzabile della facciata è sicuramente il portale trecentesco finemente lavorato e decorato ai lati da due statue di leoni.
L’altro edificio che si affaccia su Piazza dei Martiri Vissani è la Chiesa di Sant’Agostino, risalente al XIV secolo. Oggi non è più consacrata, ma al suo interno ospita un museo dove per lo più sono esposti oggetti di arte sacra e dipinti provenienti da chiese del territorio vissano.

Passeggiando per le vie del centro si possono apprezzare alcuni edifici di pregio quali il Palazzo dei Priori, il Palazzo dei Governatori ed il Palazzo del Divino Amore. Percorrendo alcuni chilometri dal centro Visso merita sicuramente una visita l’incantevole Santuario di Macereto, che domina un altipiano posto a 1.000 metri di quota. La leggenda narra che il 12 agosto del 1359 i muli che stavano trasportando una statua lignea della Madonna da Loreto al Regno di Napoli qui si bloccarono inginocchiandosi e non vollero più rialzarsi.

Questo fatto venne preso come un segno divino e quindi si decise di costruire una piccola chiesetta per ospitare la statua. Nella seconda metà del 1400 la statuetta originaria fu sostituita con una copia ed attualmente quella originale è conservata al Museo di Visso. Solo nel 1500 si avviarono i lavori per la costruzione dell’attuale santuario che si ispirò ad un progetto del Bramante. Oltre alla chiesa il complesso è costituito dalla Casa dei Pellegrini, dalla Casa del Corpo di Guardia e dal Palazzo delle Guaite, il tutto protetto all’interno di una recinsione dove trovavano riparo nei secoli passati uomini ed animali.
 

PRATICARE SPORT NEI DINTORNI
Nei dintorni di Visso si possono praticare svariati sport, sia in estate che in inverno, immergendosi nel silenzio della natura incontaminata del Parco di Sibillini. Percorrendo pochi chilometri in macchina si possono raggiungere gli impianti di risalita di Frontignano, frazione del vicino comune di Ussita ed una delle stazioni sciistiche più attrezzate dell’Appennino centrale con le sue piste che giungono quasi ai 2.000 metri di quota.

Sempre nella vicina Ussita c’è un rinomato palazzetto del ghiaccio, uno dei più grandi ed efficienti del centro Italia ed uno dei pochi ad essere omologato per ospitare partire regolari di hockey. Lo stadio del ghiaccio è aperto tutto l’anno, nei fine settimana effettua anche apertura serale, permettendo di pattinare tra inebriante musica fino alle ore 24. Adiacente allo stadio del ghiaccio c’è una piscina di dimensioni olimpioniche, dei giardini pubblici attrezzati con vari giochi ed un mini golf per il divertimento di tutta la famiglia.

Se si ama lo sci di fondo vale la pena percorrere qualche chilometro in più e recarsi a Castelluccio di Norcia, dove l’immenso altopiano permetterà di godere del manto nevoso per molti mesi all’anno.

In estate il piccolo centro abitato di Visso permette di godere di rilassanti giornate, all’insegna del riposo, del sole e dell’aria buona. Tanti sono gli sport da poter praticare all’aria aperta, in primis il trekking ed il nordic walking, lungo sentieri più o meno frequentati. Le guide del Parco dei Sibillini organizzano delle escursioni per far scoprire gli angoli più suggestivi di questo territorio, ma volendo si possono fare delle belle passeggiate, a piedi, a cavallo o in mountain bike anche da soli, magari procurandosi una cartina con i sentieri segnalati. Per chi ama gli sport estremi si consiglia di fare canyoning nelle cascate delle Callarelle, immerse in un’angusta e suggestiva forra oppure nella stretta forra dell’Acqua del Pero.

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