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Arquata del Tronto, vacanze all’insegna della natura, relax e della genuinità.

Arquata del Tronto, vacanze all’insegna della natura, relax e della genuinità.

Arquata del Tronto è un piccolo comune che conta poco più di 1.000 abitanti, si trova in provincia di Ascoli Piceno ed il suo territorio si estende tra due aree protette di straordinaria bellezza naturalistica: il Parco Nazionale dei Monti Sibillini ed il Parco Nazionale Gran Sasso e Monti della Laga.
Questa sua posizione, che vede l’abitato immerso nel verde e nel silenzio della natura, diviene strategica per poter trascorrere delle vacanze rilassanti, potendo compiere escursioni in suggestivi angoli delle due aree protette.

Il nome della città può essere scomposto nelle due parole “Arquata” che deriva dal latino “Arx” (rocca) e “del Tronto” con evidente riferimento all’omonimo fiume che scorre nei pressi del centro abitato.
Proprio la Rocca è uno dei simboli di questa graziosa cittadina, ergendosi in una posizione che domina la vallata.
Tale costruzione difensiva risale al 1200 nel suo originario impianto, mentre le varie torri che svettano imponenti sono state costruite in epoche differenti, per difendere ancora meglio il territorio circostante. In anni recenti ha subito diverse ristrutturazioni ed oggi è visitabile attraverso interessanti visite guidate.

Nel medioevo Arquata era cinta da mura per proteggere il piccolo borgo, ovviamente erano presenti delle porte per accedere alla cittadina, ma furono distrutte nel corso degli anni; ad oggi solo una rimane visibile, ovvero la porta di Sant’Agata.
All’interno del paese si può ammirare la Chiesa della SS. Annunziata, di modeste dimensioni, ma con un bel portale in pietra. Al suo interno è custodito un pregevole Crocifisso in legno, opera del 1400, con alcuni particolari squisitamente bizantini.

Tutto il territorio circostante è ricco di chiese di grande interesse, di cui una spicca in particolar modo per il fatto che custodisce al suo interno una copia della Sacra Sindone. Ci troviamo nella piccola frazione di Borgo e la chiesa è quella intitolata a San Francesco, con adiacente convento. La chiesa è in stile romanico e presenta un bel soffitto a cassettoni interamente in legno, ma sicuramente il pezzo più interessante è come già detto la copia della Sindone custodita a Torino.

E’ stato ritrovato un documento del 1655 in cui si parla di come un gruppo di religiosi decise di far combaciare la Sindone contenuta a Torino con un lenzuolo di egual grandezza. Di seguito sarebbe rimasta impressa la Sacra immagine nel nuovo lenzuolo, ma resta un mistero di come questo processo sia avvenuto.
I francescani hanno custodito nel corso dei secoli questo importante telo, considerato come una sorta di “copia di sicurezza” dell’originale. Oggi è gelosamente custodito in questa chiesa, protetto da qualsivoglia atto vandalico o furto, ma comunque visibile ai tanti fedeli.

Ogni frazione di Arquata del Tronto possiede un piccolo gioiellino da scoprire, come ad esempio Capodacqua, in cui interessante è l’Oratorio della Madonna del Sole, costruito nel 1528 a pianta ottagonale e con diversi affreschi al suo interno.
Altre graziose chiesette di campagna si possono ammirare nelle frazioni di Colle di Arquata, dove la Chiesa di San Silvestro si presenta nella sua posizione suggestiva a strapiombo su di un dirupo roccioso, e a Faete, dove la Chiesa della Madonna della neve fa capolino in mezzo ad una radura, tra un bosco misto di castagni.
Il territorio di Arquata è ricco di cultura e tradizioni che rivivono nelle tante manifestazioni che vengono proposte in tutto l’arco dell’anno.

Un evento suggestivo che si ripete ogni tre anni anima la frazione di Spelonga. Esso consiste nel far rivivere la battaglia navale di Lepanto, durante la quale si svolse una cruenta lotta tra i turchi ed i cristiani e in quest’occasione un gruppo di abitanti di Arquata riuscirono coraggiosamente a strappare una bandiera turca, custodendola come monito nella Chiesa di Sant’Agata, dove tutt’oggi viene conservata.

Questa manifestazione, nota come “Festa Bella” vede impegnati gli uomini del paese che per giorni si aggirano sui monti vicini in cerca dell’albero più alto, che in seguito abbattono accompagnati da canti e balli.
Ci si sposta poi in città dove la festa prosegue in piazza con la partecipazione di tutta la popolazione.
Un’altra bella manifestazione si svolge nel centro storico di Arquata, dove ogni anno, il 19 agosto si rievoca il soggiorno della regina Giovanna, che per ben 15 anni si stabilì in quest’ameno paese.

La rievocazione storica si anima con numerosi figuranti, che con costumi medievali sfilano dalla Rocca per tutto il paese, dove la festa culmina in un buon banchetto, tra balli e canti.
Sempre ad agosto, a Pretare, si tiene una “fantastica” manifestazione per ricordare la discesa delle fate, visto che questo è il territorio magico della Sibilla, maga ammaliatrice che incantava per la sua bellezza.
In autunno, a Trisungo, si celebra il frutto autunnale più amato, la castagna, con la sagra autunnale dedicata proprio ai marroni.

Tutto il territorio circostante si presta molto a deliziose passeggiate ed escursioni, sia a piedi che in bicicletta. Il contatto diretto con la natura rende questo luogo alquanto rilassante e rigenerante. In estate sono molti i turisti in cerca di refrigerio e di una sana mangiata scegliendo tra i tanti prodotti locali.

D’inverno invece, per la vicinanza con le alte quote dei monti circostanti, si radunano numerosi amanti della neve che qui vicino posso praticare sci di fondo, da discesa e ciaspolate.
Arquata del Tronto è pertanto una meta ambita sia in estate che in inverno e nonostante sia un piccolo comune riesce ad offrire una moltitudine di soluzioni ai turisti di tutte le età.

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