Il Museo Della Carta e Della Filigrana a Fabriano
Per non far morire completamente queste tradizioni si è pensato bene di creare un vero e proprio “Museo della Carta e della Filigrana”.
In questo Museo sono racchiusi tutti i segreti dei vecchi Mastri Cartai e delle loro attrezzature con le quali creavano delle vere e proprie opere d’arte specialmente per quanto riguarda la filigrana.
In questo Museo si ripercorrono passo passo tutti passaggi per la fabbricazione della carta. Si parte dalla materia prima, lo straccio, fino ad arrivare al prodotto finito, la carta. La visita prevede di dare ad ognuno la possibilità di effettuare uno o più dei tanti passaggi.
Il macchinario più caratteristico del Museo è senz’altro “la gualchiera”. Essa è stata perfettamente ricostruita basandosi sull’antica Gualchiera Medioevale Fabrianese.
Molto singolare è appunto la visita a questo Museo in quanto si può rivivere una vera e propria rievocazione della creazione della carta. Si parte da un composto derivato da stracci e fibre. Questo composto deve essere diluito in acqua e tranciato fino ad arrivare ad una dimensione estremamente piccola.
A questo venivano poi diluiti alcuni tipi di materiali che servivano da “collanti”. Per fare tutto ciò ci sono diversi passaggi e vengono utilizzati svariati macchinari “rudimentali”. Una volta ottenuto questa sostanza acquosa e leggermente densa, tramite una maestria infallibile, attraverso dei feltrini, veniva setacciato a mano uno ad uno ogni singolo foglio.
Questi fogli vengono poi inseriti in una pressa attraverso la quale si toglieva l’acqua in eccesso. Una volta tirati fuori non restava altro che metterli ad asciugare a mo’ di panni.
Per creare le filigrane si usano dei feltrini nei quali è già disegnato in sottilissimo soprarilievo il disegno da riportare. Fabriano è rinomato proprio per la produzione di filigrane di notevole qualità.
Ma come vengono svolte queste visite? Da chi? E a chi sono dirette?
Le visite guidate sono eseguite da esperti cartai che ormai da anni collaborano nel settore. Le visite più che altro sono rivolte alle scolaresche, per le quale poi ci sono anche moltissime iniziative più approfondite. Non per questo però il “turista per caso” non può non visitarlo.
Tornando alle scolaresche, l’iniziativa più interessante riguarda l’uso dei laboratori didattici.
In questi laboratori vengono messi a disposizione i mezzi con i quali capire e produrre l’intero ciclo. Ma la finalità principale non è quello della “produzione”, bensì far sviluppare ai ragazzi le loro capacità creative attraverso l’apprendimento e l’osservazione di queste tecniche.
In pratica, attraverso il divertimento e il gioco, si porta loro a conoscenza di tecniche e materiali a loro sicuramente sconosciuti. Ormai è risaputo che l’esperienza diretta è molto più produttiva dello studio. E’ proprio questo il concetto base di questi laboratori.
Alla fine del corso, ogni bambino avrà prodotto almeno un foglio di carta filigranato che riporteranno a casa come un trofeo. Sicuramente per loro un’esperienza indimenticabile che racconteranno ai loro genitori descrivendo passo passo tutti i passaggi.
Un’altra iniziativa consiste nel creare, sempre con carta ma di spessore superiore, una vera e propria città tridimensionale riproducendo alcuni monumenti della città. Questo laboratorio è consigliato alle scuole superiori o al massimo alle medie. Per i bambini delle elementari invece il progetto si limita alla creazione degli edifici attraverso una ricostruzione bidimensionale.
Continuando con i laboratori, un altro corso che si può tenere è quello per la realizzazione di pannelli decorativi geometrici. Consigliato a scuole medie e superiori il progetto consiste nel creare questi pannelli attraverso dei ritagli di carta a forma di linee dritte e curviformi e sistemandoli in modo da formare una composizione.
Molto più creativa invece è questa proposta: si mostrano agli studenti alcune vecchie filigrane risalenti al Medioevo rappresentanti per la maggior parte dei simboli, cercando di fargli analizzare il loro significato. Successivamente gli si fa creare loro un “logo” utilizzando le proprie iniziali.
In ultimo, ma non per importanza, è possibile anche realizzare forme tridimensionali a piacere (spesso astratte) e poi essere colorate. Una volta terminate, queste forme vengono poi appese ad un filo creando un effetto “festone”. La fantasia e l’astrattismo sono i punti fondamentali di questo laboratorio.
Indubbiamente ogni laboratorio ed ogni corso è stato realizzato per un fine particolare anche se il fulcro di tutto è proprio la materia prima: la carta !!! Sicuramente un approccio del genere serve a garantire all’alunno un interesse e una curiosità che alla fine si trasforma in qualcosa.