»  »  » 
Matelica: patria del verdicchio

Matelica: patria del verdicchio

Matelica è un comune in provincia di Macerata, inserito nel bel contesto della Valle dell'Esino, fiume che nasce a pochi chilometri di distanza. Sorge a 354 m.s.l.m. ed è circondata da colline verdeggianti per lo più coltivate con viti che donano quel prezioso vino che ha reso il nome di Matelica noto su scala nazionale: il Verdicchio.

La zona attorno Matelica fu abitata fin da tempi remoti e ciò è testimoniato da resti di alcuni insediamenti e necropoli risalenti in particolare al VII secolo a.C.. In una tomba ritrovarono persino dei vinaccioli di vite, a testimoniare la coltivazione di questa pianta già in epoche antichissime.

L'etimologia della parola Matelica non è certa, molte sono le supposizioni in merito, tra chi sostiene che derivi dal celtico "matten", prato, a chi invece la farebbe risalire al termine greco "metelis", luogo di delizie, o ancora al latino "mater liquoris", ovvero "madre delle acque"; molte altre sono le teorie in merito alla derivazione del nome, ma ciò che è certo è che non si sa ancora nulla con precisione!

Luoghi di culto di particolare interesse a Matelica ce ne sono diversi: la Cattedrale di S. Maria Assunta, la Chiesa della Beata Mattia, la Chiesa di San Francesco, la Chiesa del Suffragio o delle Anime purganti, la Chiesa di Sant'Agostino, la Chiesa di San Filippo, la Chiesa di Santa Teresa, la Chiesa di Regina Pacis, e queste sono solo quelle principali! Di notevole interesse sono alcuni palazzi e musei, che meritano di essere visitati se ci si trova nei pressi del bel centro di Matelica.
Il Palazzo Finaguerra, risalente alla fine del XVIII secolo - inizi del XIX, ospita il Museo Civico Archeologico, esponendo reperti che vanno dalla Preistoria al Medioevo, ed in particolare è possibile ammirare una serie di corredi funerari rinvenuti in tombe del VIII-VII secolo a.C..

Il museo è organizzato in maniera cronologica, al piano terra si trova, ovviamente la biglietteria, il bookshop e l'aula didattica, dopodiché salendo al primo piano si entra nel vivo della mostra, potendo cominciare ad osservare una serie di resti che vanno dal Paleolitico, al Neolitico, fino all'età del bronzo. Si passa poi a reperti dell'età del ferro e ad un'interessantissima sezione che riguarda le necropoli, rinvenute in varie zone attorno Matelica.
Le suppellettili trovate all'interno delle tombe sono veramente le più varie e molte costruite con materiali preziosi, quali avorio ed ambra.

Al secondo piano sono esposti resti dell'antica città romana di "Matilica", materiale di epoca medievale e rinascimentale ed in particolar modo ceramiche e maioliche. Un altro palazzo che rappresenta un po' il fiore all'occhiello della città è il bel quattrocentesco Palazzo Piersanti, che al suo interno ospita il museo che raccoglie oggetti che presentano un interessante valore artistico e storico-culturale.

La raccolta fu cominciata da Venanzio Filippo Piersanti, nato nel 1688 a Matelica, col tempo è stata ampliata e ad oggi si possono ammirare sculture, stampe, pezzi d'argenteria, mobili preziosi e pregevoli dipinti di artisti quali Francesco di Gentile da Fabriano, Salvator Rosa e Carlo Maratta.

Matelica possiede anche un teatro che ogni anno propone un calendario ricco di eventi.
Il Teatro Piermarini risale all'800 e fu progettato dal famoso architetto Giuseppe Piermarini, autore anche della Scala di Milano. Purtroppo del suo progetto originale rimane poco, in quanto fu restaurato e modificato più volte; l'ultimo restauro è del 1995 e in quell'occasione furono rinvenuti dei resti di costruzioni romane, così fu attrezzato un percorso archeologico per poter osservare questi reperti.

Da sempre questo territorio, come d'altronde tutte le altre colline del maceratese, si è prestato all'allevamento del bestiame, con conseguente produzione di salumi eccellenti, primo fra tutti il "ciauscolo", un tipo di salame morbido, spalmabile... vera delizia per il palato! Di piatti tipici locali ce ne sono diversi e si consiglia di non perdere l'occasione di assaggiarli tutti.
Tra questi fanno risalto gli strozzapreti, un tipo di pasta fresca fatta senz'uovo, i vincisgrassi, la classica coratella d'agnello e il coniglio in porchetta.

Questi sono solo alcuni dei piatti della tradizione maceratese che si possono gustare nei tanti ristoranti ed agriturismi che si trovano a Matelica e nelle sue campagne.
Questi locali rispettano ancora le antiche tradizioni contadine e sono allestiti spesso con utensili ed arnesi antichi.
Tra i dolci è doveroso menzionare la frustenga, a base di frutta secca e rum, la crescia fogliata, una specie di strudel ricco di fichi, mele, uvetta e noci, la pizza di Pasqua e la ciambella di Pasqua, due dolci caratteristici appunto di questo periodo dell'anno.

Tra tutti i prodotti tipici che Matelica può offrire il ruolo di re indiscusso è ricoperto dal Verdicchio, eccellente vino bianco che ha ottenuto la denominazione DOC nel 1967. E' un vitigno che cresce solo nella valle dell'Esino e dona un vino dal colore brillante e dal profumo delicato e fresco.

Una frazione di Matelica che merita di essere visitata è Braccano, che da alcuni anni ha abbellito le mura delle case con dei coloratissimi murales. Per raggiungere questo piccolo paese bisogna prendere la strada che porta sul Monte San Vicino e ad accogliere il visitatore ci saranno più di 50 murales realizzati dagli allievi delle accademie di Brera, Urbino e Macerata.

Per gli amanti del turismo vissuto in piena libertà si può usufruire di due aree attrezzate con piazzole di sosta per camper e possibilità di scarico; in alternativa oltre ai classici hotels si può optare per una rilassante vacanza in agriturismo o in bed e breakfast, che nel territorio sono davvero numerosi e a prezzi modici.

Matelica è anche famosa per il suo carnevale al quale ogni anno partecipano fantastici carri allegorici, che con i loro colori vivaci portano tanta allegria in tutta la città. Se invece non si vuole rinunciare alla forma fisica nemmeno in vacanza, si può fare un po' di nuoto nella piscina comunale, oppure optare per delle belle passeggiate in sella ad un cavallo.

Inoltre nel territorio circostante numerosi sono i sentieri da percorrere a piedi o in mountain bike, godendo della tranquillità che si respira immersi nella natura.
I più temerari potranno anche provare l'ebbrezza del volo, gettandosi con il parapendio, da soli, se già esperti, oppure insieme all'istruttore, effettuando un esilarante volo in tandem.

Altri utenti hanno letto anche: