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Camerino: città d’arte tra le colline dell’alto maceratese

Camerino: città d’arte tra le colline dell’alto maceratese

Camerino è un grazioso centro in provincia di Macerata, ubicato tra la vallata del fiume Chienti e quella del fiume Potenza, arroccato su di un cocuzzolo dal quale si gode di una vista meravigliosa sui monti Sibillini e sulle campagne circostanti.

Ad oggi è rimasto un piccolo paese che conta poco più di 7.000 abitanti, ma passeggiando per le sue vie si può respirare l’odore di quel passato glorioso che ha visto Camerino divenire Signoria nel 1200, grazie ai Varano, famiglia che governò per circa tre secoli, facendo fiorire il commercio e la cultura, anche con la costruzione dell’Università.

Insediamenti nel territorio circostante ci sarebbero stati fin dalla preistoria, come testimoniato da diversi utensili ritrovati nei dintorni di Camerino; sicuramente il periodo di maggior rilievo è stato quello durante la reggenza dei Varano che costruirono alcuni dei palazzi che ancora oggi si possono ammirare per le vie cittadine.

Giungendo in Piazza Cavour si entra subito nel cuore cittadino, dove svettano il Duomo, la facciata del Palazzo Arcivescovile ed il Palazzo Ducale con il bellissimo quadriportico ed il balcone che strapiomba sulle mura dell’antico borgo.
Piazza Cavour, chiamata dagli abitanti del posto anche piazza del Duomo, è il fulcro della vita di Camerino, qui ci si ritrova per l’ora dell’aperitivo, per fare quattro chiacchiere con gli amici e da qui si compie la passeggiata classica lungo il corso tra le vetrine luccicanti.

Il Duomo è stato ricostruito nel 1800, dove prima sorgeva una chiesa di epoca romanico-gotica, distrutta dal fortissimo terremoto del 1799. L’interno è maestoso, suddiviso in tre navate da una serie di colonne. Si possono ammirare delle sculture lignee di particolare interesse, in special modo la Madonna della Misericordia, opera del 1400, tanto cara ai camerinesi. Sottostante la cattedrale si può visitare la cripta, con diverse opere che sono degne di nota.

Adiacente al Duomo si trova il Palazzo Arcivescovile, risalente al 1500, che oggi ospita la Curia ed i suoi uffici, oltre al Museo Diocesano dove a fronte di un modico biglietto d’ingresso da pagare, si possono visitare cinque sale dove sono esposti dipinti, sculture, arredi sacri ed altro ancora, tutti oggetti provenienti dal territorio limitrofo.
Se si ha un po’ di tempo da spendere è consigliato comprare un biglietto unico che permette di visitare oltre al Museo Diocesano, la Pinacoteca, dove ci sono resti archeologici molto interessanti, il museo di Visso ed il Castello di Lanciano ubicato nel comune di Castelraimondo, ad appena 10 km da Camerino.

Il Palazzo Ducale oggi è sede della facoltà di giurisprudenza, infatti Camerino, nonostante conti poche migliaia di abitanti, vanta una delle Università più antiche di tutta Italia, istituita nel lontano 1336, per volere dei signori Varano. Anche il Palazzo Ducale è stato costruito da un esponente di questa ricca famiglia, precisamente da Giulio Cesare Varano. Bellissimo è il quadriportico, similare a quello che si trova nella città di Urbino, dal quale si accede a un suggestivo dal balcone che offre una visuale sui Sibillini senza eguali ed una piccola panoramica sul sottostante orto botanico.
Le stanze del Palazzo Ducale, adibite oggi ad aule dove si tengono le lezioni agli universitari, presentano degli interessanti affreschi mentre i locali sotterranei sono stati completamente risistemati ed oggi offrono delle magnifiche sale dove si tengono convegni, congressi, concerti ed altri eventi culturali (particolarmente degna di nota è la prestigiosa Sala della Muta).

Proseguendo lungo il Corso Vittorio Emanuele II, se si ha la fortuna di trovarlo aperto, è doverosa una visita al Teatro intitolato a Filippo Marchetti, un piccolo gioiellino che ogni anno presenta un ricco cartellone che propone eventi vari per coinvolgere tutta la cittadinanza. Dal corso in breve si arriva alla Giudecca, l’antico ghetto ebraico, tutt’oggi rimasto con lo stesso impianto architettonico, con le case basse, strette tra loro, con le finestre che si affacciano solo all’interno del quartiere.

Camerino si presenta come un vero museo a cielo aperto, talmente è ricco di opere architettoniche pregevoli che testimoniano un glorioso passato. Meritano di essere visitate la Chiesa di Santa Maria in Via, la Chiesa di San Filippo, in stile barocco, dove è conservata una pregevole tela del Tiepolo, la Basilica di San Venanzio, tardo-gotica, con la suggestiva cripta contenente i resti del Santo martire patrono della città, San Venanzio, il Tempio dell’Annunziata, costruito verso la fine del 1400, oggi è una chiesa sconsacrata utilizzata per convegni e mostre.

Tra le tante ricchezze di Camerino spicca la Rocca Borgesca per la sua maestosità, infatti già sopraggiungendo da lontano si può notare questa bella costruzione immersa nel verde. Voluta da Cesare Borgia (1500) per controllare il versante sud-ovest della città, originariamente era separata del resto del tessuto urbano da un ampio fossato e vi si accedeva solo tramite un ponte levatoio; nel 1600 questo avvallamento fu riempito e ne rimane visibile solo la porta di ingresso.
Oggi la Rocca è adibita a giardini pubblici, inoltre nella parte alta si trova un rinomato ristorante che propone piatti ricercati, un bar-pub e fino a pochi anni fa c’era anche una piccola discoteca, ora chiusa ma in attesa di essere riaperta.

Molto interessante da visitare anche il complesso di San Domenico, dove si trova l’Aula Magna dell’Università, la Pinacoteca, il Museo Civico ed il Museo di Scienze Naturali. La Pinacoteca raccoglie tele della Scuola Pittorica Camerte, mentre nella parte del museo civico si possono ammirare resti archeologici di epoca romana e greca, oltre a collezioni numismatiche ed altri oggetti di epoche varie.

Nel Museo di Scienze naturali sono invece esposti molti reperti ritrovati nelle zone circostanti, una ricca collezione di uccelli imbalsamati e varie teche adatta ai più piccoli per introdurli a questo fantastico mondo.
A pochi chilometri da Camerino, in località Renacavata, sorge un convento cappuccino con una graziosa chiesetta dove si possono ammirare una bellissima maiolica ed un tabernacolo ligneo del 1686. Si può visitare anche il museo che raccoglie pezzi unici di arte sacra, legati alla vita dei frati.

Camerino ha un centro storico di ridotte dimensioni, per cui è facilmente visitabile a piedi ed ogni periodo dell’anno si presta bene per scoprire le bellezze di questa cittadina. Il comune insieme alla pro-loco organizza molte manifestazioni, alcune talmente interessanti da attirare un vasto pubblico, quali la Rassegna Internazionale di Musica e Teatro da Camera e Musicamdo Jazz e Blues Festival.

In maggio si svolge la Corsa alla Spada e Palio, una manifestazione che dura all’incirca dieci giorni e trasforma la città in un antico borgo medievale, presentando ogni sera uno spettacolo differente e permettendo di gustare nelle taverne allestite per le vie, piatti tipici medievali. In gennaio si svolge una festa molto apprezzata durante la quale ormai da alcuni anni si fa il torrone più lungo del mondo, che poi viene mangiato con allegria da tutti i partecipanti alla manifestazione. Da ottobre a maggio a Teatro si tengono tanti spettacoli differenti che vanno dal balletto, all’operetta a commedie dialettali, registrando sempre un pienone.

A pochi chilometri da Camerino, su di uno sperone roccioso se ne sta abbarbicata Rocca Varano, una delle tante fortezze volute per difendere il territorio e posta in posizione strategica per imporre tasse ai viandanti di un tempo che erano costretti ad oltrepassare la vallata del Chienti.
Da alcuni anni è stata in parte ristrutturata ed è divenuta centro dell’Artigianato Artistico dove da maggio a settembre si può visitare la rocca ammirando artisti a lavoro; tra essi chi scolpisce il legno creando opere magnifiche a chi lavora al telaio, facendo rivivere questo antico mestiere quasi dimenticato.

Camerino è pertanto una cittadina molto apprezzata per le sue tradizioni, la storia antica che la caratterizza, la facoltosa Università e le sue particolari manifestazioni che la rendono unica nel suo genere. Il tutto è contornato da un paesaggio molto suggestivo in cui si rivivono ancora quelle antiche sensazioni di semplicità.

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