»  »  » 
Santa Maria Delle Grazie

Santa Maria Delle Grazie

In corso Magenta possiamo trovare uno dei monumenti sacri più visitati in tutta Milano, secondo solo al Duomo: Santa Maria delle Grazie (Video). Guiniforte Solari seguì i lavori di costruzione della chiesa dedicata a Santa Maria che il duca Francesco Sforza volle donare ai domenicani. I lavori durarono molti anni, infatti la prima pietra venne posta nel 1463 e la chiesa venne ultimata solo nel 1490.

Ma già nel marzo 1492 Ludovico Sforza detto il Moro commissionò a Bramante la costruzione del mausoleo della sua famiglia connesso alla chiesa fatta erigere dal padre. E così la chiesa del Solari, a soli due anni dalla fine dei lavori si trovò a subire una trasformazione radicale per la costruzione del mausoleo. Donato Bramante da Urbino si era già fatto notare nel campo architettonico avendo trasformato e arricchito dello splendido abside la chiesa di Santa Maria presso San Satiro.

La chiesa del Solari aveva tre navate suddivise da dodici colonne in granito, sei per lato, con volte ogivali alternate da arcate cadenti sui capitelli, secondo la tradizione cistercense; aveva inoltre le navate laterali aperte in cappelle, sette per lato, che erano legate al prestigio di famiglie nobili. La chiesa aveva un abside poligonale come quello di San Gottardo in Corte.

Ma con l'opera di Bramante ci fu soprattutto un salto che segnò una nuova epoca: la chiesa divenne Rinascimentale. C'era un nuovo stile, nuova apertura, un nuovo slancio. Nel 1492 Bramante espose il progetto: pianta quadrata, larga quanto le quattro navate del Solari, da costruire ad esse accostate. E di seguito si sarebbero trovate due grandi absidi e un profondo presbiterio.

Per compensare visivamente questo vuoto, il perimetro doveva avere una vasta cupola su pennacchi angolari, con cubo teorico: 18 metri di lato e più di 20 metri d'altezza. Entrando per le basse navate si ha una sensazione di apertura grazie alla grande cupola, che permette di sentirsi rapire da un'atmosfera incredibile, colpiti dalla luce, con i grandi cerchi che si inseguono su per le arcate. Bramante riesce a dare spazio a spazi suggestivi sia internamente che esternamente, visto l'effetto che danno i tre corpi absidali addossati al cubo centrale su cui gira il tiburio.

Le costruzioni dell'architetto avevano un solo difetto: i lavori non venivano mai seguiti dal progettista e a risentirne furono principalmente le fondamenta, che diedero problemi nel '600 e anche nell'800 facendo temere per la cupola. Era abitudine di Bramante stendere i progetti e partire per altre città, e anche in questa occasione non si smentì. Ma la notorietà di Santa Maria delle Grazie non è tutta nella chiesa, bensì nel refettorio del convento attiguo alla chiesa dove possiamo ammirare il celeberrimo Cenacolo del Leonardo da Vinci. Rovinata dal tempo a causa dei colori deteriorabili usati, e minacciata dai bombardamenti bellici che distrussero intere sale, è un capolavoro che forse anche per questi motivi si arricchisce sempre più di fascino e mistero.

La Crocifissione di Giovanni Donato Montorfano che le sta davanti, nello stesso refettorio, è bellissima con la sua Gerusalemme ricca di immagini e fantasia. Anche quest'opera è superstite in seguito ad un bombardamento che ha demolito le mura contigue. La Crocifissione venne compiuta nel 1495, due anni prima del Cenacolo. Una porta a sinistra del chiostro si apre sul refettorio, il locale che ospita i due affreschi, e un'altra piccola porta attira la nostra attenzione: praticata tra le gambe della figura principale dell'Ultima Cena.

Questo perché i piatti serviti alla tavola dei monaci si raffreddavano, passando attraverso i chiostri, e fu decretato, che si sarebbe aperta una comunicazione diretta tra il refettorio e la cucina, la quale si trovava proprio dietro la Cena di Leonardo.

E così la parete del famoso affresco fu violata, affinché il pranzo dell'abate potesse essere servito caldo.

Altri utenti hanno letto anche: