»  »  » 
Vacanze In Sardegna tra Mare e Storia

Vacanze In Sardegna tra Mare e Storia

La geografia e l’ambiente.
La Sardegna è caratterizzata da un alternarsi di coste scoscese con picchi di rocce calcaree a fasce costiere con tratti sabbiosi e gruppi montuosi separati da altipiani e tortuose vallate.

Grazie a questo ambiente ed alle caratteristiche del suo clima in Sardegna si trovano alcune specie rare del mondo della flora e della fauna.
Da non dimenticare il muflone, il cervo sardo, la rarissima foca monaca, i cavallini sardi, gli avvoltoi come il grifone, i falchi pellegrini e i famosi fenicotteri.

La flora è tipicamente mediterranea, spontanea e ricca di lecci, ginepri, corbezzoli, mirto e, lungo le coste, offre piante resistenti ai climi secchi come la soldanella, la santolina delle spiagge, il giglio, la violaciocca e il papavero di mare.

La storia.
Il neolitico antico è la prima forma di vita di cui si ha traccia in Sardegna. Seguono piccole comunità agricole, verso la fine del IV millennio a.C. la cultura di Ozieri ispirata da influssi dell’Egeo orientale; la civiltà nuragica tra l’età del bronzo e quella del ferro, la cessione dell’isola ai romani nel 238 a.C., i fenici, i cartaginesi.

Un periodo di abbandono con incursioni di pirati e dal 534 d.C. i bizantini; un’invasione araba nel 1015, un dominio delle Repub-bliche Marinare di Genova e Pisa. Alla fine del XIII secolo divenne feudo di Giacomo II di Aragona, quindi subì il dominio spagnolo fino al 1708. Passò all’Austria e nel 1718 ai Savoia. Nel 1861 entrò a far parte del Regno d’Italia e con la Costituzione repubblicana nel 1948 venne riconosciuta come regione a statuto autonomo.

L’arte.
Il susseguirsi di dominazioni ha lasciato numerose tracce su tutto il territorio della Sardegna. Tra le vestigia ricordiamo le costruzioni megalitiche di epoca nuragica e prenuragica, monumenti dell’età punica e romana, chiese romaniche del I secolo e goticoaragonesi del trecento e del quattrocento, fortificazioni opera di genovesi e pisani, influenze della cultura spagnola.

Artigianato.
L’artigianato sardo è particolarmente legato allo sfruttamento dei prodotti principali della sua economia; agricoltura e pastorizia. La tessitura, l’arte del- l’intreccio e dell’intaglio, la ceramica e la lavorazione del sughero sono le attività maggiormente sviluppate dall’artigianato locale.

Gastronomia.
Numerosi e molto gustosi sono i piatti tipici; quasi tutti con ingredienti legati alla tradizione rurale ed alla terra e pochi legati alla vita di mare e quindi al pesce. Tradizionale la cottura allo spiedo del porchetto, particolare la lavorazione del pane di semola a pasta dura, ben conosciuto il primo piatto a base di Malloreddus o gnocchetti sardi. Da non dimenticare i dolci tipici con pasta frolla arricchita con uvetta, noci e mandorle oppure le seadas con formaggio, miele e limone. Il tutto accompagnato da buon vino D.O.C. e per finire un brindisi con liquore a base di mirto.