Battistero di San Sebastiano
Camminando in via Torino nella direzione per allontanarsi dal Duomo, noteremo almeno un paio di costruzioni davvero singolari nel breve spazio di duecento metri. Una delle più caratteristiche è senza dubbio Battistero di San Sebastiano.
All'ingresso si potrà notare l'iscrizione "Tempio Civico", questo perché risulta particolare il motivo della sua messa in opera. Nasce in occasione di un avvenimento molto drammatico per Milano e tutti i Milanesi.
Infatti, come ci ricordano i libri di storia, Milano venne colpita dalla peste nel 1576.
Qualcuno però ricordò che quando la peste flagellò Roma nel 680 grazie alla devozione a San Sebastiano salvò la capitale dell'Impero Romano dall'atroce malattia. Si pensò di costruire una chiesa votiva per aiutare la città a superare quel momento cosi tremendo. Vennero ingaggiati i migliori architetti, pagati la folle cifra di 4000 scudi d'oro, e così il 7 settembre 1577 San Carlo benedisse la prima pietra, e già il 20 gennaio 1578 fu proclamata la fine della peste. Da quando venne ultimata tutti gli anni vengono organizzate processioni, messe cantate, e benedizioni.
Entrando nel Battistero di San Sebastiano troveremo una notevole illuminazione, che permette di apprezzare al massimo l'ampiezza di questa particolare struttura che si esprime più in altezza che in larghezza. Il colore di base è un grigio che purtroppo non nasconde un penoso restauro. La pianta è ottagonale mentre la cupola è circolare. La porta che per consuetudine viene lasciata aperta per accedere all'edificio, non è l'unica esistente, bensì quella corrispondente ad una ipotetica navata destra.
Sono infatti tre gli ingressi, e quello al centro è esternamente adorno di due colonne in pietra. Entriamo e disponiamoci lasciando alle nostre spalle l'ingresso maggiore… noteremo cosi una perfetta simmetria, che vedrà i due ingressi minori subito alla nostra destra e alla nostra sinistra. L'altare maggiore all'apertura del presbiterio proprio di fronte a noi… E due coppie di nicchie o cappelle contenenti ciascuna un'immagine sacra corredata da un piccolo altare con candele votive, una a destra e una a sinistra dell'altare maggiore.
La prima effige alla nostra sinistra è anche la più importante e che da il nome a tutto il tempio: si tratta di San Sebastiano, Degno di nota è anche il bellissimo altare maggiore che custodisce il tabernacolo sormontato dal ciborio con sei colonne di marmo verde.
Dalle pareti si alza senza interruzione alcuna, prima il tamburo, che mantenendo la pianta ottagonale, ha per ogni lato una finestra centrale e ai lati di questa due affreschi a figura intera.
La cupola ha otto archi e otto vele con altrettanti affreschi tutti su tonalità di grigio con riflessi di aurore e arcobaleni. Purtroppo l'affresco ha letteralmente subìto l'ultimo restauro, che non rende merito ai bei soggetti, per nulla pessimisti.