»  »  » 
Santuario di Santa Maria del Monte

Santuario di Santa Maria del Monte

Per risalire alle origini del Santuario di Santa Maria del Monte occorre rifarsi alla leggenda secondo la quale S. Ambrogio, dopo aver sconfitto nel novembre del 389 gli ariani sul vicino monte di Velate, grazie all'intercessione della Madonna, fece costruire, su un'altura nei pressi di Varese, una cappella ed un altare che contenesse una statua della Madonna col Bambino che, sempre secondo quanto riporta la leggenda, era stata costruita da San Luca.

La fede popolare trasformò ben presto la cappella in un luogo di culto e verso la fine del 900 fu costruito il primo santuario che nei secoli successivi fu ulteriormente ampliato e modificato, fino alla sua quasi radicale ricostruzione nel 1472, voluta da Gian Galeazzo Sforza, Duca di Milano, che era un abituale visitatore del Santuario della Madonna del Monte.

Sempre nel periodo medievale le beate Caterina da Pallanza e Giuliana da Busto Arsizio costruirono un convento adiacente al Santuario ed ai primi del 1600 fu costruito il Sacro Monte con il percorso delle cappelle del Santo Rosario che collegava la città di Varese agli 880 metri del Santuario che, di fatto, divenne il punto d'arrivo della via delle Cappelle.

Gli ultimi interventi di abbellimento risalgono agli inizi del 1900 per opera dell'artista Ludovico Pogliaghi, autore anche della porta centrale del Duomo di Milano, che vicino al Santuario si fece anche costruire una splendida villa che oggi ospita un museo in cui sono raccolte, oltre alle opere dello stesso artista, molte altre del periodo rinascimentale e barocco.

Ai giorni d'oggi il Santuario si presenta inserito nello splendido contesto ambientale del Sacro Monte, nella parte iniziale del Parco del Campo dei Fiori, ad un'altezza di circa 900 metri e distante solo otto chilometri dal centro di Varese, vera perla di quel gioiellino che è il Borgo di Santa Maria del Monte, un vero balcone panoramico da cui lo sguardo spazia sui laghi di Varese, Comabbio, Monate e Maggiore, fino al Monviso ed ai primi Appennini.

Una caratteristica chiesa a tre navate, non molto grande, con un interno splendidamente affrescato da dipinti che risalgono al trecento. A prima vista colpisce soprattutto l'imponente seicentesco altare di marmo alle cui spalle si trova la statua della Madonna col Bambino che la tradizione attribuisce a San Luca. Nella navata centrale, fra gli altri, uno splendido affresco di Mauro della Rovere detto il Fiammenghino che rappresenta "l'Ascensione al cielo di Cristo". Nella navata sinistra spicca una "Presentazione di Gesù al Tempio" in statue di legno, opera del Prestinari. Nella navata destra, altre splendide sculture di legno rappresentanti "L'adorazione dei Magi" e la cappella in cui sono conservati i corpi delle Beate Caterina e Giuliana.

Un Santuario verso il quale si rivolge la venerazione di moltissimi locali ma che in passato è stata una delle più frequenti mete del Cardinale Montini, arcivescovo di Milano prima di diventare Papa Paolo VI, che qui è ricordato con una splendida statua e qui è venuto in pellegrinaggio anche Papa Giovanni Paolo II il 2 novembre 1984.

Molto interessante è anche la visita del Museo del Santuario, conosciuto anche come Museo Baroffio. Il Museo, infatti, all'inizio raccoglieva solo oggetti liturgici, le preziose donazioni che gli Sforza avevano donato al Santuario (vi sono dei paliotti veramente splendidi) e tutto quanto aveva riguardato la storia del Santuario in genere, ma in seguito il Barone Baroffio dall'Aglio lasciò al Santuario tutte le sue raccolte d'arte ed ora nel museo si possono ammirare anche opere di scultura e dipinti riconducibili dal XIV al XVII secolo.

Il museo è aperto nelle giornate di giovedì, sabato e domenica dalle 9.30 alle 12.30 e dalle 15.00 alle 18.30 e l'ingresso costa circa 5,00 euro.

Altri utenti hanno letto anche: