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Santa Maria presso San Satiro

Santa Maria presso San Satiro

Per arrivare alla Basilica Santa Maria presso San Satiro (Video) dobbiamo da piazza del Duomo incamminiamoci per via Torino, e lasciandoci la piazza alle nostre spalle, rimaniamo sul marciapiede sinistro. Sarà una passeggiata breve, perché già dopo aver incrociato la via Spadari, dovremmo porre la nostra attenzione ad un piccolo chiosco di un fioraio. Siamo in via Torino 19 e dietro questo piccolo angolo colorato e profumato si potrà notare un cancello.

Un'anticamera molto piccola, solo lo spazio dell'apertura delle doppie porte, ed eccoci in una chiesa a dir poco incantevole. La sensazione di raccoglimento è davvero forte, visto che si tratta di una chiesa di dimensioni davvero ridotte, ma si rimane comunque stupiti da taluni decori che impreziosiscono senza per questo renderla troppo barocca. In particolare si resta affascinati dall'abside, composto da un colonnato di quattro elementi con soffitto a cassettoni il tutto dorato con gusto raffinato.

Viene il desiderio di avvicinarsi per ammirare meglio le colonne, e se possibile andare anche dietro l'altare. Ma ecco che percorrendo una delle navate l'immagine si fa incerta l'osservazione dell'abside risulta distorta: se abbiamo deciso di avvicinarci percorrendo la navata laterale e continuando a guardare l'abside, ad un certo punto la vista ci farà uno scherzo inaspettato… probabile che ai più sensibili girerà anche un po' la testa. Che è successo? E' successo che ad occuparsi della costruzione della Chiesa di Santa Maria fu Donato Bramante, e che non avendo a disposizione i 9,70 metri per la costruzione dell'abside, riuscì con un gioco prospettico a illudere la vista sfruttando in modo unico ed esemplare i 97 centimetri a sua disposizione.

Ma vediamo prima un po' di storia.
La primissima chiesa venne edificata per volere del arcivescovo Anasperto, che la dedicò a San Satiro, fratello di S. Ambrogio. Si riescono ancora a vedere pochi scorci di un affresco risalente all'epoca Carolingia. La chiesa di Santa Maria fu costruita sul territorio di San Satiro in seguito ad un miracolo avvenuto a un'icona della Sacra Vergine: correva l'anno 1242 e tal Massazio di Vigolzone, giocatore sfrenato, uscendo da una bisca vicina dopo aver subito gravi perdite, capitò proprio davanti a quest'immagine, e accecato dalla rabbia pugnalò la gola di uno dei putti che completavano l'icona. Dalla gola del putto iniziò a uscire una notevole quantità di sangue, e ovviamente questo fece urlare al Miracolo.

Fu Galeazzo Maria Sforza a chiamare Donato Bramante e a commissionargli la costruzione della seconda chiesa per custodire l'immagine della Vergine. I lavori si svolsero tra il 1476 e il 1482, e in seguito a recenti documenti ritrovati, non è detto che l'estro creativo architettonico sia da attribuirsi unicamente al Bramante, che probabilmente ebbe solo un ruolo minore rispetto all'architetto Giovanni Antonio Amadeo. Nonostante il poco spazio, riuscirono a costruire un edificio con tre navate, con una volta a botte per quella centrale, completa di una cupola emisferica li dove le navate incontrano il transetto. E poi il presbiterio… li dove mancava la possibilità di ampliarsi a causa dell'esistenza di una strada trafficata, ecco un gioco prospettico di bellezza indicibile.

Vale assolutamente la pena di visitarla. Gli orari di apertura sono i seguenti:
Dal lunedì al venerdì dalle 7:30 alle 12:00 e dalle 15:00 alle 18:30
Sabato dalle 15:30 alle 19:00
Domenica dalle 8:30 alle 12:30 e dalle 15:30 alle 19:00

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