Castel Sant'Angelo storia e visita di uno dei simboli di Roma
Chiunque decida di recarsi nell’affascinante Roma capitale italiana non può non programmare una visita ad uno dei più suggestivi e meglio conservati monumenti di Roma, ovvero Castel Sant’Angelo. Si trova sulla sponda destra del Tevere ed in parte è collegato allo Stato del Vaticano.
Castel Sant'Angelo è sicuramente da mettere tra le cose da visitare a Roma la visita ti permette di conoscere da vicino la storia che riguardò quest’antica costruzione, legata indissolubilmente alle vicende storiche della città.
E’ conosciuto anche come Mausoleo di Adriano, visto che nacque proprio per questo scopo, oppure come “Cagliostra”, visto che quando fu utilizzato come prigione vide la presenza del noto personaggio Conte di Cagliostro.
Storia di Castel Sant'Angelo
La sua costruzione cominciò nel 125 d.C. per volere dell’imperatore Adriano che pensò in grande il suo mausoleo funebre, ispirandosi al celebre mausoleo di Augusto. Insieme all’imperatore Adriano ci furono seppelliti la moglie ed i figli e col passare degli anni vi ebbero sepoltura anche altri imperatori romani. Il nome attuale le fu attribuito nel 590 quando Roma fu flagellata da una grave pestilenza.
Perchè si chiama Castel Sant'Angelo?
Per fermare questo evento fu organizzata una processione a cui partecipò anche il Papa Gregorio I e questi all’altezza di questa costruzione ebbe una visione, l’Arcangelo Michele nell’atto di riporre la spada nel fodero.
Quest’apparizione fu vista come presagio della fine della pestilenza che infatti avvenne entro breve tempo, così che da quel giorno i cittadini cominciarono a chiamare quella struttura Castel S. Angelo. Molte potenti famiglie si litigarono il possesso di questa straordinaria fortezza che nel corso dei secoli cambiò più volte destinazione d’uso.
Le varie destinazioni d'uso del Castello
Da avamposto fortificato divenne terribile prigione e magnifica dimora rinascimentale. Nel 1367 l’edificio divenne proprietà papale e da allora Castel S. Angelo lega indissolubilmente la sua storia ai Papi di Roma divenendo loro baluardo ed ospitando anche l’Archivio ed il Tesoro Vaticani.
Le trasformazioni si susseguirono di continuo, ma mentre molti altri edifici così antichi vennero depredati per riutilizzare i materiali per costruire, Castel S. Angelo si è sempre salvato, potendo giungere fino ai nostri giorni e potendo così raccontarci 2.000 anni di storia.
Sul finire del XIX secolo l’edificio si presentava gravemente danneggiato ed in pessimo stato conservativo, dopo essere stato adibito a caserma, carcere e magazzino per materiale da guerra.
In quel periodo il capo della caserma, tale Luigi Durand de la Penne ed il suo collaboratore Mariano Borgatti decidono di progettare all’interno di Castel S. Angelo la nascita di un Museo dell’Ingegneria Militare e così nel 1901 cominciano i lavori di restauro e ripristino della struttura. In seguito all’interno viene anche allestito il Museo dell’Arte Medievale e Rinascimentale e ad oggi tra le varie bellissime sale si possono ammirare mostre temporanee e non.
Cosa vedere all'interno del Castello
Diverse collezioni sono ospitate all’interno degli splendidi saloni affrescati, alcune donate da privati, mentre molti pezzi provengono dagli scavi effettuati in più riprese all’interno dell’edificio, riportando alla luce anche decorazioni risalenti all’epoca di Adriano.
Il cortile del Salvatore
La visita comincia con il Cortile del Salvatore, uno stretto cortile che deve il suo nome ad un busto raffigurante Cristo risalente al XV secolo. Dal Cortile del Salvatore si passa all’ambulacro di Bonifacio IX dove ad oggi sono esposti alcuni frammenti della decorazione sepolcrale e pontificia.
Da qui si giunge al Cortile delle fucilazioni dove appunto avvenivano le condanne a morte. I giustiziati prima di essere uccisi potevano raccogliersi in preghiera nella Cappella del Crocifisso che attualmente ospita il bookshop del museo.
Il Mausoleo di Adriano
Scendendo degli scalini in ferro si giunge a quello che era il piano originario del mausoleo di Adriano, più basso di circa tre metri del piano di calpestio attuale.
Per spostarsi al piano superiore si può percorrere la Rampa elicoidale, alta circa 6 metri e con delle aperture che permettevano alla luce di penetrare. La rampa elicoidale copriva un dislivello di circa 12 metri.
Finalmente si giunge al cuore della struttura, ovvero alla Sala delle Urne, posto nel centro esatto dell’edificio e di grande importanza in quanto vi si trovavano le spoglie mortali dell’imperatore. Sicuramente un tempo doveva essere splendida, ma oggi purtroppo non rimane nulla a testimonianza dei suoi antichi fasti.
Le prigioni
Una delle parti più suggestive da visitare è quella delle prigioni, piccole e anguste nicchie dove soggiornarono cardinali che tramavano contro il Papa, ma anche umanisti scomodi per le loro idee, come Platina e Pomponio Leto. Tra i più famosi carcerati di Castel S. Angelo si ricordano Beatrice Cenci e Giordano Bruno.
Sempre nella zona delle prigioni ci sono le oliare, 83 giare atte a contenere olio, ed enormi silos dove veniva stipato il grano. In tempo di assedio una fortezza doveva essere autonoma per molti mesi e Castel S. Angelo pare riuscisse benissimo ad essere autosufficiente durante lunghi periodi d’assedio.
Proseguendo la visita si può ammirare il Cortile dell’Angelo, così chiamato per via della grande statua dell’Arcangelo Michele posta nel 1747, da cui inizia il percorso tra le varie stanze dei Papi, con cortili dove passeggiavano, e graziosi giardini all’italiana.
Le Sale di Clemente VIII
Le Sale di Clemente VIII sono le prime che ci troveremo di fronte, con alcuni particolari originali dell’epoca come il piccolo buco sul pavimento che probabilmente rappresentava una via di fuga in caso di pericolo. Segue la Sala della giustizia dove venivano giudicati e praticamente sempre condannati a morte i malcapitati; quindi si accede alla Sala di Apollo, sontuoso appartamento voluto da Papa Paolo III.
Il Cortile di Alessandro VI
Il Cortile di Alessandro VI è noto con vari nomi, Cortile dell’Olio, in quanto da qui si accedeva alla zona delle giare, Cortile del pozzo, per via dello stupendo pozzo che vi si trova, oppure come Cortile del teatro, in quanto qui venivano portate in scena molte opere teatrali.
Da questo cortile si accede al Cortiletto di Leone X, con un piccolo e curatissimo giardino all’italiana e da cui si giunge alle stanze di Clemente VII, con bagno personale, considerato uno status symbol per l’epoca, rievocando gli sfarzi dell’antica Roma imperiale e delle sue terme.
Il Giretto Coperto
Il Giretto Coperto permette di apprezzare la sezione archeologica del Castello, qui infatti sono raccolti frammenti architettonici e di sculture che appartennero all’edificio nelle varie epoche storiche. Su questo antico camminamento di ronda, coperto per permettere ai Papi amene passeggiate anche con il tempo cattivo, si affacciano i piccoli ambienti dove risiedeva Pio IV, trasformati poi in celle di lusso, per prigionieri di riguardo. Vi era anche il Giretto Scoperto, dove oggi è custodita un’interessante raccolta d’armi di vario genere.
La Sala Paolina
La Sala Paolina è uno degli ambienti più affascinanti di tutto l’edificio, con dei decori preziosi e curatissimi. Da qui si accede alla Sala del Perseo, così chiamata per i motivi che raffigurano proprio questo eroe. L’interno è completamente arredato, ma senza rispecchiare l’arredo che vi doveva essere un tempo, infatti il Borgatti riarredò i vari ambienti in maniera un po’ arbitraria. Anche la Sala di Amore e Psiche è arredata secondo le idee del Borgatti, ma senza rispecchiare la realtà storica di quella stanza.
La Sala del tesoro
La Sala del tesoro è una delle tante stanze che con gli anni fu adibita a prigione e a testimonianza di ciò restano dei graffiti incisi sugli armadi.
Stessa sorte toccò alla Cagliostra, stanza in cui fu prigioniero il Conte di Cagliostro. La visita si conclude con altre stanze sempre riccamente decorate e con la terrazza dell’Angelo, famosa terrazza che ispirò anche artisti celebri come il Puccini che vi ambientò parte della sua Tosca.
La terrazza è dominata dalla grande statua dell’Angelo, fusa nel 1752 in sostituzione di quella precedente, e dalla campana dei condannati, così chiamata in quanto i suoi rintocchi segnavano sempre la condanna a morte di qualcuno.
Info utili su Castel Sant'Angelo
Castel S. Angelo è aperto tutti i giorni dalle 9.00 - 19.30 al prezzo intero di 10€ (può variare in occasioni di mostre) l'ingresso è gratuito ogni prima domenica del mese.
La visita è possibile anche a persone disabili grazie alla presenza di un ascensore che rende fruibili la maggior parte delle stanze. Tuttavia vista la presenza di vani stretti e passaggi difficoltosi alcune sale non possono essere visitate, in particolare quelle poste al quarto, quinto e sesto livello.
All’interno sono disponibili un bookshop, le toilettes e un bar-caffetteria ed è possibile usufruire del servizio di audioguida oltre che di visite guidate. Per info e prenotazini fai riferimeto al sito ufficiale
Come arrivare a Castel Sant'Angelo
Metropolitana Linea A: fermata Lepanto; fermata Ottaviano-San Pietro
Autobus: linee 62, 23, 271, 982, 280 (fermata Piazza Pia)
linea 40 (capolinea Piazza Pia)
linea 34 (fermata via di Porta Castello)
linee 49, 87, 926, 990 (capolinea Piazza Cavour-fermata via Crescenzio)
linee 64, 46 (fermata Santo Spirito)