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Bosa, rinomata per l’artigianato e le immersioni in un mare cristallino

Bosa, rinomata per l’artigianato e le immersioni in un mare cristallino

Bosa, in provincia di Oristano, è una deliziosa cittadina sviluppatasi vicino al fiume Temo, interessante dal punto di vista architettonico e turistico, visto che da alcuni anni si è andato incrementando il turismo balneare nella vicina Bosa Marina. Tutto questo grazie a dei fondali magnifici che si prestano ad immersioni in un mare cristallino ricco di fauna.

Una leggenda narra che Calmedia, arrivata in questa bella vallata, si innamorò talmente di questi luoghi che decise di porre qui la sua dimora e di fondare una città, che si sarebbe chiamata come lei. Ad oggi, effettivamente, esiste una località detta "Calameda" e pare che un tempo lì sorgesse una città fiorente, vicino all'odierna Bosa. Probabilmente i Fenici si insediarono in questo territorio ed in seguito vi giunsero anche i romani. Per difendersi dalle sempre crescenti incursioni degli arabi i Malaspina costruirono il Castello, tutt'oggi visitabile, sul colle Serravalle e a poco a poco gli abitanti si spostarono sulle pendici del monte per avere maggior protezione contro i mori.
Secondo alcuni storici la costruzione del castello sarebbe cominciata nel 1112, secondo altri nel 1121, mentre, stando ad alcuni studi recenti, la probabile data di inizio lavori sarebbe il 1271.

Tra le leggende che riguardano il castello, una molto affascinante, parlerebbe di un passaggio segreto fatto costruire nei sotterranei collegandolo direttamente alla cattedrale. Sembra che la castellana, la Marchesa di Malaspina, avesse un marito particolarmente geloso e non volesse assolutamente che la sua sposa apparisse in pubblico, tant'è che avrebbe voluto questo passaggio segreto affinché la moglie non incontrasse nessuno, nemmeno per recarsi alle funzioni religiose.

Un giorno il Marchese, fuori di se non si sa per quale colpa compiuta dalla povera moglie, le tagliò tutte le dita delle mani, lasciò la donna svenuta sul pavimento, e raccolse le dita incartandole col fazzoletto da naso, infilandoselo poi in tasca. Uscito poi con gli amici, sfilò il fazzoletto, evidentemente non ricordando già più l'accaduto, e caddero in terra tutti i macabri frammenti, destando sdegno e furia negli amici e negli altri abitanti della città, che lo fecero imprigionare. La leggenda non precisa cosa sarebbe accaduto alla Marchesa, ma qualcuno sostiene che il fantasma di lei vaghi ancora per il castello, in cerca di pace per l'eternità.

La città di Bosa è molto graziosa, si sviluppa in parte nella zona più bassa, lungo il fiume Temo, (qui tra l'altro, sorgono delle cantine dove si può degustare dell'eccellente Malvasia di Bosa, un vino dal colore ambrato, riconosciuto come prodotto DOC) mentre la parte più antica e carica di storia si trova arroccata sul monte Serravalle che culmina con il Castello, al quale si arriva percorrendo strette viuzze e scalinate.
Visitare il castello di Bosa è di sicuro interesse ed in particolare si possono ammirare le torri: la Torre Maestra risalente probabilmente al 1300, realizzata in trachite color ocra chiaro e la Torre merlata pentagonale, risalente al periodo Aragonese, costruita con trachite grigia, presenta quattro fasce in orizzontale di trachite rossa. All'interno del castello sorge la chiesa di Regnos Altos, probabilmente risalente al XIV secolo, quando ci fu un ingrandimento delle mura. In tempi recenti sono stati eseguiti dei lavori di ristrutturazione che hanno portato alla luce dei pregevoli affreschi della metà del XIV secolo.

Dall'alto delle mura castellane si gode di un magnifico panorama che permette di scrutare le vicine spiagge e lo scorrere lento e un po' tortuoso del fiume Temo che divide in due la parte bassa della cittadina. Il lato del fiume meno popolato e decisamente più vecchio è caratterizzato da antiche concerie molto rinomate e conosciute nel territorio.

Questi vecchi edifici, anche se un po' fatiscenti, risultano comunque caratteristici in quanto tutti simili, perfettamente allineati al fiume e di svariati colori. Con il cielo sereno tutti questi colori si rispecchiano nella calme acque del fiume e dal lato opposto si possono scattare variopinte fotografie.

Le altre chiese di Bosa che meritano di essere menzionate sono: la Chiesa di San Pietro, la Cattedrale dell'Immacolata, la Chiesa del Carmine, la Chiesa di Santa Croce e la Chiesa di Santa Maria del Mare, che ricopre un ruolo importante durante i festeggiamenti della festa dei pescatori.

La tradizione popolare è molto viva in paese e si tramuta in feste allegre e colorate che riescono a coinvolgere anche i turisti! Un appuntamento molto sentito per i bosani è la prima domenica di agosto, quando si festeggia Santa Maria del mare, attraverso una suggestiva processione che dal porto comincia a risalire il fiume su un'imbarcazione dove è sistemata l'immagine della Madonna, il punto d'arrivo è la Cattedrale, dove poi viene celebrata la messa.

La parte più spettacolare avviene la sera, quando nella penombra il fiume si riempie di tante piccole lucine e centinaia di imbarcazioni, abbellite per le festa, salutano il passaggio della Madonna che viene riportata nella chiesa di Santa Maria del Mare. Un altro evento religioso molto sentito e che vede la partecipazione di tutta la popolazione è la festa di Nostra Signora di Regnos Altos, che si svolge i primi di settembre. Per le strette vie del paese gli abitanti sistemano degli altarini e qua e là allestiscono dei tavolini con bevande e prodotti tipici per ristorare i residenti ed i turisti che partecipano volentieri a queste gioiose manifestazioni. Un tempo i festeggiamenti si svolgevano nel castello e i bosani, per espiare qualche peccato, percorrevano la strade del paese fino a giungere al castello in ginocchio.

Bosa offre un artigianato ricercato, pregevole è la filigrana in oro ed i vari gioielli impreziositi da coralli, inoltre molto comune è la lavorazione del ferro ed i tessuti prodotti al telaio.

Le possibilità di svago all'aria aperta sono molteplici, visto che dà la possibilità di godersi uno splendido mare, dove magnifiche immersioni attendono gli appassionati ma anche chi vuole cimentarsi in uno sport mai provato prima. Allo stesso tempo la montagna non è poi così lontana, quindi con facilità si possono raggiungere sentierini dove rilassarsi tra la natura e magari dedicarsi al birdwatching.

Da segnalare la strada che collega Bosa ad Alghero che, oltre a regalare magnifici scorci e paesaggi dovuti alla morfologia del territorio, è conosciuta per essere frequentatissima dai grifoni, visibili in poche altre parti d'Italia!