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Assedio di canelli del 1613

Assedio di canelli del 1613

Canelli è una città in provincia di Asti, nota per la sua produzione e per l'invecchiamento dello spumante. E' famosa soprattutto per le cantine sotterranee costruite allo scopo. Si tratta di vere e proprie cattedrali sotterranee, che si diramano sotto la città, capolavori d'ingegneria e di architettura enologica.

La storia ci racconta che nel 1613 Canelli riuscì a resistere all'assedio perpetrato dall'esercito di Carlo Gonzaga, duca di Nevers, durante la guerra di successione del ducato di Monferrato. Invano le truppe del Gonzaga tentarono di sfondare la difesa della città, sostenuta attivamente dai cittadini oltre che dalla guarnigione militare.

[Video] Dal 1991 è possibile rivivere ogni anno questo avvenimento, infatti durante il terzo fine settimana di giugno il paese torna indietro nel tempo di circa 390 anni, ricostruendo gli avvenimenti accaduti durante un momento storico importantissimo per la città. All'alba di sabato, e fino alle 15.00, tutti in paese si prodigano a nascondere modernità ad ogni angolo di strada... segnali stradali e insegne dei negozi vengono abilmente nascosti sotto sacchi di juta... balle di fieno prendono posto ai lati delle strade per foraggiare i cavalli e gli asinelli che da questo momento diventano il mezzo di trasporto ufficiale del centro storico! Come attraverso una macchina del tempo i vestiti si sono trasformati: drappi di velluto per i ricchi signori, elmi e spade a due mani per soldati, tuniche semplici per i monaci, sottane grezze di lino e cotone per i contadini e commercianti...
Già ammirarli così, come in un film muto o come una cartolina, è estremamente suggestivo...

Ai lati delle strade ci sono banchi in legno grezzo con oggetti artigianali in vendita, forni all'aperto che preparano dell'ottima farinata col rosmarino, ma anche locande gremite di viandanti stanchi, accaldati e affamati… Ma attenzione se vi recherete a Canelli nei giorni dell'Asedio converrà per prima cosa cercare in giro per le vie della città i banchi dei gendarmi, e farsi vidimare il Tiletto, ossia il lasciapassare! Sono tre le stazioni dove autenticare il documento: Un timbro dal Comandante della Guarnigione. Un secondo timbro dal Capitano delle Militie.
Il terzo da Li Officiali di Sigurtà!
Chi viene trovato senza il famoso Lasciapassare subirà la tortura: verrà legato alle famose strutture in legno, privato dei calzari, e subirà il solletico senza possibilità di fuga! Sul Tiletto infatti compare a chiare lettere:
"Per la ricognitione de forastieri di qualsivoglia Statto, et conditione, quali si trouano nel presente luoco di Canelli in tempo di guerra. Da bullarsi del Comandante della guarnigione presso la Porta del Borgo di questo Luoco & dalli Officiali di Sigurtà presso il Portal di Pozzolo, & il Portal di Mezzo in Villanuova. Il Latore del presente Tiletto si è riconosciuto come hidoneo et habilitato a liberamente stare e risiedere in Canelli Datum canelli. Junii anno domini 1613"

Bellissimo. Ovviamente resta il souvenir più ambito, sebbene sia il più classico.

I cittadini ridanno vita alle azioni della battaglia: i nemici Mantovani si avvicinano, le truppe Sabaude si accampano poco fuori dalle mura della città. Le truppe si schierano e provano a stipulare una prima trattativa, ma senza arrivare ad un accordo e quindi scoppia la battaglia. Gravi perdite tra i Savoia per colpa dei Gonzaga, quando di notte, maestoso, si sviluppa l'incendio del Castello, che si erge alto sopra tutta Canelli. La mattina dopo la città è sotto assedio, e alle 11.00 c'è la grande battaglia.

A nulla sono serviti i tentativi di trattativa e le nozze del Capitano Arbaudi con la figlia del Podestà! Uomini e donne di Canelli aiutano i Savoia nella cacciata al nemico! E vincono!
Con la morte del comandante nemico, le truppe dei Savoia sfilano per le vie... suoni gioiosi di Trombe, di Chiarine... plotoni di tamburini inneggiano e scandiscono il tempo per far esultare giocolieri e sbandieratori... La città è salva e gioiosa!
E alle 13.00 della domenica tre Osterie e otto Taverne iniziano a somministrare il pranzo e il buon vino per festeggiare i vincitori! I menù tipici dell'epoca sono affissi sulle porte della Taverna stessa così che viandanti e concittadini possano scegliere! Il turista, spettatore attonito e incantato, non può fare altro che ammirare, gustandosi lo spettacolo dei giocolieri... le danze delle damigelle... le burle teatrali dei commedianti di strada...

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