Valtellina: una montagna di divertimento, natura, shopping e sport
La Valtellina ricopre un’ampia regione che si estende tra Italia e Svizzera. In questo ampio territorio ricadono fasce pianeggianti, costituite per lo più dai campi del soleggiato fondovalle ed impervi monti che si inerpicano a sfiorare il cielo con i loro 4.000 metri di quota.
Lungo i pendii più dolci si sono costruiti nel corso dei secoli dei terrazzamenti per rendere possibile la coltivazione di viti che negli anni hanno regalato frutti meravigliosi dai quali si ottengono vini eccellenti.
Il territorio della Valtellina, proprio per la sua estensione e per la varietà di ambienti racchiusi in essa, offre molteplici possibilità ai turisti. Sia in estate che in inverno lo sport è il re soprattutto dell’Alta Valtellina, mentre per i più pigri i graziosi centri abitati della Valle offrono notevoli possibilità di shopping, buona cucina e giornate di relax nei centri benessere.
PRINCIPALI LOCALITA’ TURISTICHE DELLA VALTELLINA
L’Alta Valtellina, immersa nello splendido scenario del Parco Nazionale dello Stelvio, ogni anno attira numerosi turisti in qualsiasi stagione dell’anno, sapendo offrire sempre una calda accoglienza e tante possibilità di svago per tutta la famiglia. Livigno è una delle località principali dell’Alta Valtellina, rinomata per gli impianti sciistici ma anche per i numerosi negozi che offrono prezzi imbattibili soprattutto su abbigliamento ed articoli di tecnologia.
Anche Bormio è una cittadina di spicco, importante oltre che per lo sport anche per i centri termali. Per chi ama il relax ed i centri spa si consiglia oltre alla vivace Bormio, anche le località di Bagni Vecchi e Bagni Nuovi.
Le altre località di tendenza dell’Alta Valtellina sono S. Caterina Valfurva, Aprica, Madesimo, Teglio ed in generale la Valdidentro, la Valdisotto, la Valgerola, la Valmasino e la Valmalenco. (Per avere ulteriori informazioni sulle sopracitate località si consiglia di leggere i relativi articoli presenti sul presente sito).
PRODOTTI TIPICI DELLA VALTELLINA
La Valtellina è un territorio che va “assaggiato” e scoperto anche nei rifugi di montagna e nei ristorantini presenti nei paesetti della valle. Come non lasciarsi tentare dagli squisiti “pizzoccheri”, pasta preparata con grano saraceno e condita con cavoli, formaggio (tipo il bitto), burro e salvia, oppure non cedere ai formaggi prodotti con il latte delle mucche allevate ancora osservando l’alpeggio.
Da secoli di tradizione contadina ed attività legate alla pastorizia sono nati formaggi squisiti come il “bitto” e la “casera”, la “bresaola della Valtellina” e vini ormai divenuti D.O.C. e D.O.C.G. In particolare tra i vini vanno menzionati: Sforzato di Valtellina, Valtellina Superiore Sassella, Valtellina Superiore, Valtellina Superiore Valgella, Valtellina Superiore Inferno, Valtellina Superiore Grumello, Valtoline, Rosso di Valtellina, Valtellina Superiore Maroggia.
Un posto di onore è riservato ad un amaro tipico prodotto esclusivamente di questo territorio, ovvero il Braulio, amaro a base di erbe di montagna, bacche, fiori e radici per un totale di 13 piante aromatiche.
BREVI CENNI STORICI E CULTURALI
Secondo fonti storiche la Valtellina fu abitata fin da epoche antichissime, in primis da popolazione celtiche, quindi dai liguri e dagli etruschi.
Essendo una terra di confine vide sempre numerosi scontri volti all’ottenimento del potere in una zona strategica, importante per gli scambi commerciali tra l’Italia, la Svizzera e l’Austria. Inoltre il territorio pianeggiante e fertile della vallata ha sempre fatto gola ai contendenti di questa ricca terra.
Nel periodo Medievale fu assoggettata al potere ecclesiastico, come d’altronde il resto della Lombardia, mentre tra il ‘500 ed il ‘700 ci furono duri scontri tra cattolici e protestanti, quest’ultimi provenienti dalla zona dei Grigioni. In questi secoli, in particolare tra il ‘500 ed il ‘600, si diffuse in straordinario modo l’impiego in cucina del grano saraceno ed ancora oggi questo particolare tipo di grano proveniente dall’Asia è molto utilizzato nella cucina tipica valtellinese.
Questi brevi cenni storici volevano solo dare un’idea delle culture e delle popolazioni che si avvicendarono in Valtellina, lasciando il segno in strutture architettoniche e nella cultura della popolazione.
Visitare la Valtellina può essere anche l’occasione per scoprire un patrimonio architettonico ed artistico di straordinario interesse e di grande bellezza. Tra castelli, chiese, torri fortificate e dimore rurali si può risalire alla storia che ha avvolto e plasmato per secoli la Valtellina, lasciandosi rapire dal fascino degli stupendi centri storici.
COME ARRIVARE
Se si sceglie la Valtellina come meta estiva non ci sono problemi per raggiungerla, in quanto tutte le strade sono percorribili e tutti i passi di montagna sono aperti. Particolare attenzione, invece, bisogna fare in inverno, in quanto bisogna sapere che alcuni passi sono chiusi già dai primi-metà ottobre.
Nello specifico i passi alpini di Gavia, San Marco, Stelvio e S. Maria/Umbrail sono quelli che in inverno vengono chiusi in quanto le strade non vengono sgombrate dalla neve.
I passi alpini che rimangono aperti tutto l’anno sono: Aprica, Bernina, Forcola, Foscagno, Maloja, Mortirolo, Spluga ed il valico del Gallo (quest’ultimo collegato al tunnel Munt La Schera che è a pagamento).
Chi decide di passare le vacanze invernali in Valtellina, sarà bene che si informi il giorno prima della partenza sulla praticabilità della strada prescelta, in quanto se le condizioni ambientali sono avverse alcune strade ed alcuni valichi potrebbero venire chiusi temporaneamente.
E’ bene anche ricordare che tutte le strade provinciali sono percorribili dal 10 novembre al 31 marzo solo con le catene da neve a bordo o con le gomme da neve, ciò secondo un’ordinanza provinciale.