»  »  » 
Civita, la città che muore

Civita, la città che muore

Civita è una frazione del comune di Bagnoregio, in provincia di Viterbo, che sorge su un’altura a 443 metri sul livello del mare. La sua particolare posizione la rende alquanto pittoresca ma allo stesso tempo decisamente vulnerabile sotto il punto di vista geologico.
Dall’alto del paese si può ammirare uno stupendo panorama sulla vallata increspata dai calanchi.
La sua costruzione risale addirittura al 500 a.C. quando venne fondata dal popolo etrusco. La posizione non venne scelta a caso, infatti sorge su una delle più antiche vie d'Italia che congiunge il lago di Bolsena e il Tevere, allora grande via di navigazione del centro Italia.
Del periodo etrusco rimangono ad oggi alcune tracce ancora visibili, come ad esempio il tunnel, denominato Bucaione, che permette di accedere direttamente al paese dalla Valle dei Calanchi.
Ad oggi il paese di Civita è iscritto nella lista dei Borghi più belli d’Italia e non a caso più volte è stato scelto come set cinematografico. L’economia principale gira intorno al turismo e al piccolo artigianato locale.


CIVITA, LA CITTA’ CHE MUORE
“La città che muore” è un appellativo che ormai da tempo è stato dato a questa località in quanto la collina di tufo e argilla che la sostiene si sta lentamente sgretolando sotto l’azione erosiva degli inevitabili agenti atmosferici.
Un tempo, per accedere a Civita di Bagnoregio, bisognava percorrere un piccolo sentiero sulle creste dei calanchi per giungere poi in una delle cinque porte che davano accesso al paese. Ad oggi rimane accessibile solo la porta di Santa Maria, o della Cava, da cui è collegata una piccola stradina, costruita su un cavalcavia artificiale, per agevolare la fruizione al paese. La stessa è completamente pedonale ed in determinati orari del giorno possono circolare cicli e motocicli degli abitanti locali, in quanto costituisce l’unica via d’accesso.

Entrando nel centro abitato non si può non apprezzare la classica struttura urbanistica del popolo etrusco che indiscutibilmente ha segnato la formazione degli edifici;  diversa invece è l’architettura degli stessi edifici che hanno subito l’influenza medievale e rinascimentale. Molti di essi sono alquanto fatiscenti e si trovano in completo stato di abbandono, altri invece, ristrutturati di recenti, rallegrano le vie con i loro colori e profumi.

Ad oggi pochi sono gli abitanti di Civita, e gli ultimi rimasti si sono messi a disposizione per offrire al turista un minimo di strutture ricettive per poter passare una tranquilla giornata. Nel paese si trova infatti un B&B, una trattoria, una gelateria, un punto informativo, un negozio di souvenir, una galleria di opere tridimensionali e una cantina di ottimo vino locale.
Girando per il paese si incontrano di tanto in tanto alcune attrazioni molto tipiche ed interessanti.
Tra esse troviamo:
Belvedere di Peppone: da questo punto panoramico è possibile avere una stupenda vista sulla Valle dei Calanchi.
Frantoio: visita di un vecchio frantoio del 1500 ancora in funzione fino agli anni ’50.
Centro di Ricerca Didattica: l’idea di questo centro è nata  da una professoressa di Civita che insegna all’Università di Washington nella sede di Seattle. Ogni anno viene organizzato un corso di studi didattici della durata di dieci settimane in cui partecipano gli studenti di architettura e urbanistica di tale Università mentre in alcuni seminari vengono coinvolti anche studenti proveniente da università italiane.
Lo scopo della ricerca concerne l'approfondimento dei costumi, della cultura, della continuità dell'architettura e urbanistica della città di Civita e del suo territorio. Il tutto viene svolto presso il Palazzo Alemanni.
Le Cordelier: si tratta di un atelier medievale in cui si può trovare un'ampia documentazione editoriale ed una varietà di prodotti artigianali provenienti dalla Francia e dall’Italia. Di produzione artigianale locale sono invece le marionette e le candele profumate decorate direttamente presso l’atelier.
Chiesa di San Donato: la chiesa di San Donato risale intorno al VII secolo e presumibilmente sopra un tempio pagano già esistente. L’interno è costituito da tre navate e da grandi colonne di granito. Nel XII secolo venne arricchita ed abbellita con marmi e decorazioni tanto che ad oggi risulta davvero stupenda, luminosa e di grande impatto visivo.
Galleria degli Etruschi: è la galleria scavata dagli Etruschi per accedere direttamente alla Valle dei Calanchi; essa attraversa completamente il paese da nord a sud.
Grotta di San Bonaventura: si tratta di una tomba a camera etrusca nella quale si narra che San Francesco risanò il piccolo Giovanni Fidanza, che divenne poi San Bonaventura.
Necropoli etrusca: si trova nella zona denominata San Francesco Vecchio nella rupe sottostante il belvedere di San Francesco.


MANIFESTAZIONI A CIVITA
Durante l’arco dell’anno sono diverse le manifestazioni che si svolgono a Civita di Bagnoregio. Tra le principali troviamo:

La Tonna
: è la più grande e sentita manifestazione che coinvolge attivamente tutti gli abitanti; si svolge due volte l’anno (prima domenica di giugno e seconda domenica di settembre) ed è caratterizzata da una coinvolgente corsa di somari con fantino. La festa ha una grande tradizione popolare e la corsa è anticipata da una sfilata propiziatoria tra le vie cittadine, per incitare ed incoraggiare i fantini.
Festa della castagna: sin dai tempi antichi la castagna è stata una risorsa economica molto redditizia per gli abitanti di Civita, tant’è che ad oggi si svolge intorno alla metà di ottobre una festa a lei dedicata.
Presepe vivente: la cornice naturale delle vie di Civita di Bagnoregio si presta perfettamente ad accogliere questa suggestiva manifestazione.
Oltre 50 figuranti sono posizionati in diversi punti del paese a rappresentare, in costumi tipici, i vari antichi mestieri. Il presepe vivente si svolge durante il periodo natalizio nei pomeriggi del 26 dicembre e 1 e 6 gennaio.
Civit’arte: si tratta di una rassegna di arte, teatro, musica e danza a livello nazionale. La manifestazione si svolge durante il mese di agosto su un palcoscenico allestito appositamente nella piazza principale.
 

Altri utenti hanno letto anche: