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Il Castello Svevo di Bari

Il Castello Svevo di Bari

La storia della città di Bari fu sempre strettamente collegata alla vicinanza del mare, che se da un lato offrì cibo e possibilità di compiere commerci, dall’altro vide sempre solcare le sue acque da navi nemiche che proprio per via mare cercavano di dare assedio alla città.
Il Castello, oggi simbolo della città, nacque proprio per esigenze difensive, ma col passare dei secoli e l’avvicendarsi di diversi proprietari cambiò più volte destinazione d’uso.


CENNI STORICI
Il luogo dove oggi sorge il Castello di Bari con ogni probabilità un tempo vide erigersi antiche fortificazioni già in epoca romana-greca.
Grandi scrittori come Orazio e Tacito in alcune loro celebri opere menzionano la fortezza barese e ciò confermerebbe la teoria che già in precedenza qui si innalzasse un edificio fortificato.
La struttura attuale fu costruita nel medioevo a partire dal 1132, quando il re normanno Ruggero II volle l’erezione di una fortezza a guardia dei suoi possedimenti.
Gli imperatori si succedettero e soprattutto in epoca angioina l’edificio vide numerose trasformazioni. Quando passò sotto il dominio della famiglia Sforza gli acquirenti disposero l’ingentilimento della struttura che poco dopo cambiò nuovamente proprietario. Quando il potere passò nuovamente nelle mani dei re di Napoli, il Castello fu adibito a caserma e prigione.


COME SI PRESENTA OGGI IL CASTELLO
Il Castello Svevo di Bari è splendidamente conservato ed oggi che è divenuta una struttura pubblica viene utilizzato per mostre ed eventi culturali.
E’ visitabile a fronte del pagamento di un esiguo biglietto d’ingresso.
L’esterno presenta la tipica struttura di una fortezza medievale, con le alte mura difensive, i possenti bastioni e l’antico fossato, mancante solo sul versante che dava direttamente sul mare.
Le torri dovevano essere alte fino a 30 metri e ancora oggi sono note con i seguenti nomi: Torre dei Minorenni, Torre del Semaforo, Torre del Monaco e Torre del Vento.

All’interno sono visitabili anche gli scavi che hanno riportato alla luce i resti di precedenti costruzioni bizantine e normanne. Dalle indagini effettuate si è potuto conoscere come le costruzioni precedenti si trovassero oltre tre metri più in basso rispetto all’attuale piano di calpestio.
A tratti si possono ancora osservare antichissime murature ed i resti di una chiesa bizantina probabilmente a tre navate e risalente al X secolo.
Il percorso appositamente attrezzato tra gli scavi archeologici rappresenta una visita particolarmente interessante che arricchisce ulteriormente la visita all’intero castello.
Sul lato est si è rinvenuto un camminamento di ronda lungo ben 45 metri e dotato di saettiere.
Questa interessante scoperta ha confermato l’ipotesi che nel periodo federiciano i castelli venissero difesi sfruttando due livelli, uno inferiore e l’altro superiore e scoperto, il cosiddetto camminamento di ronda.


LA VISITA AL CASTELLO

Oltrepassato il fossato sembrerà di trovarsi in un’altra epoca, quando il castello pullulava di dame, cavalieri e facoltosi intellettuali.
Oltre alla splendida struttura del castello si potranno vedere gli scavi archeologici di epoca bizantina, normanna e svevo-angioina, la gipsoteca, con calchi dei principali edifici sacri della Puglia risalenti al periodo tra l’XI secolo ed il XVII secolo e nella sala multimediale si potrà assistere alla proiezione di un filmato inerente la storia del castello.


INFO UTILI SUL CASTELLO

Il castello è aperto tutti i giorni dal mattino alla sera ad esclusione del mercoledì,.
La biglietteria chiude mezz’ora prima rispetto alla chiusura del castello.
Il biglietto d’ingresso permette delle agevolazioni per i ragazzi tra i 18 e i 25 anni, mentre è gratuito per i giovani fino a 18 anni e per gli over 65-enni.