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Sagra delle castagne e Palio delle Contrade a Soriano nel Cimino

Sagra delle castagne e Palio delle Contrade a Soriano nel Cimino

Il Palio delle Contrade ha origini antichissime (si svolge sempre il primo e secondo week-end di ottobre ) che rievocano episodi accaduti intorno al XV secolo. La storia nasce nel novembre del 1489 e ruota intorno all’occupazione della rocca/castello che si trova nella città di Soriano nel Cimino.
Si narra che il barone di Vignanello, tale conte Pietro Paolo Nardini, fu ospitato per una notte al castello e una volta giunto all’interno uccise i suoi occupanti e segnalò ai propri soldati nascosti fuori di procedere alla conquista della rocca.
Il segnale però fu anche notato dalla vicina Bastia da cui partirono soldati armati alla difesa del castello; ne susseguì la cattura degli avventori che furono gettati dal merlo più alto della rocca. Tale eroico gesto fu premiato anche da Papa Innocenzo XIII che concesse alla popolazione i frutti ed i proventi che altresì spettavano alla Camera Apostolica.


INTRODUZIONE
Nel 1968 ebbe inizio la prima rievocazione di questo decisivo avvenimento storico che cambiò le sorti dei sorianesi; inoltre si volle anche omaggiare uno dei frutti più nutrienti e prestigiosi della zona, ovvero la castagna.
Da allora, dal primo al secondo fine settimana di ottobre la città si addobba a festa, trepidante per l’esito delle gare e per i premi messi in palio.
Durante la manifestazione vengono organizzate sfilate, mostre e concorsi, allestite taverne e stand gastronomici, ed infine la disputa delle attesissime gare che mettono in premio l’ambito Palio delle Contrade.
Chiude la manifestazione il tradizionale e gigantesco Riccio di Castagne, simbolo della festa.


RIEVOCAZIONE STORICA
La rievocazione storica è tratta da alcuni quadri scenici compresi tra il 1200 ed il 1489, ovvero fino alla Battaglia del Fosso del Buon Incontro che segna la fine delle ostilità e l’inizio di un destino favorevole a tutto il feudo. I partecipanti sono debitamente vestiti con abiti ed accessori d’epoca, ed oltre ai cittadini di Soriano nel Cimino, negli ultimi anni figurano anche giovani attori di Viterbo che con la loro professionalità hanno contribuito ad aumentare il fascino delle varie scene. La rievocazione diviene pertanto un fantastico teatro all’aria aperta che raccoglie a sé numerosi spettatori, curiosi anche di conoscere le varie vicissitudini del feudo Soriano.


CORTEO STORICO

Addobbati con ricchi e sfarzosi costumi medievali e rinascimentali, più di 500 figuranti sfilano per le vie del centro storico e per la piazza principale. I costumi sono stati realizzati prendendo spunto da stampe ed affreschi d’epoca, riprodotti anche nei più minuziosi dettagli. Alla parata partecipano anche figuranti a cavallo, in carrozza e abili suonatori di tamburi.
Alla classica sfilata vengono anche abbinate le esibizioni del Gruppo Storico degli Spadaccini della Contrada Rocca, degli sbandieratori della Contrada Trinità e la rievocazione dell'uccisione del Drago da parte del prode San Giorgio.
L’accuratezza nei dettagli e nell’esprimere al meglio gli addobbi e le scenografie è dovuto anche alla premiazione del miglior rione; durante la sfilata infatti una giuria premierà il rione che ha contribuito nel migliore dei modi alla realizzazione degli addobbi, delle taverne e dei costumi.


RIONI
I 4 rioni che si sfidano nel palio e nelle varie sfilate derivano dalle contrade disposte nelle varie zone della città. Ad ogni contrada sono associati dei diversi colori che li identificano in ogni singola manifestazione e pertanto facilmente riconoscibili. Le contrade in questione sono: Papacqua, Rocca, San Giorgio e Trinità.
Ognuna di esse durante le sfilate esprime il proprio modo di essere e rievoca particolari momenti storici a seconda della propria tradizione.


PALIO DELLE CONTRADE
Di tutta la manifestazione quello del Palio delle Contrade è di certo il momento più atteso ed emozionante. Affinché venga eletto il vincitore supremo del Palio, i concorrenti dovranno cimentarsi in due diverse discipline da cui ne deriveranno dei punteggi che dovranno essere sommati tra loro.
La prima prova si chiama Giostra degli Anelli e si disputa a cavallo muniti di una lancia; ogni fantino dovrà effettuare 3 giri della pista nel minor tempo possibile e contestualmente, con la lancia, dovrà infilare 3 anelli di diverse dimensioni posizionati durante il percorso.
Al fine del punteggio viene considerato sia il tempo che il numero degli anelli.
La seconda prova si chiama Torneo degli Arcieri; ogni partecipante si sfiderà con gli altri rioni su tre diverse distanze (20, 27 e 35 metri) avendo a disposizione ogni volta 6 frecce.


COME ARRIVARE
La manifestazione si svolge a Soriano nel Cimino in provincia di Viterbo da cui dista solo 15 chilometri. Per raggiungerlo in auto bisogna far riferimento all’A1 Roma-Firenze: da nord uscire a Attigliano mentre da sud uscire ad Orte dove è anche disponibile la stazione ferroviaria più vicina. Da qui poi c’è una linea autobus che conduce direttamente in città; la stessa compagnia (CO.TRA.L.) effettua trattate anche da Roma e da Viterbo.
 

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