San Leo: città fortezza tra cielo e terra
San Leo è una pittoresca cittadina arroccata su di una roccia che l'ha resa da sempre una fortezza naturale inespugnabile senza nemmeno bisogno di costruire mura di difesa, vista la sua posizione, risultando praticamente non raggiungibile se non percorrendo una tortuosa strada di montagna.
Secondo alcune fonti storiche pare che già nel III secolo ci fosse un insediamento romano, con l'edificazione di una costruzione fortificata ma non protetta da mura, per il motivo già spiegato sopra.
Il suo nome ricorda colui che portò in questo luogo la fede cristiana, ovvero Leone, chiamato anche Leo, che giunse qui nel IV secolo in fuga dalla Dalmazia dove imperversavano le persecuzioni contro i cristiani.
Leone era un estrattore di pietre ed inizialmente si stabilizzò sul Monte Titano insieme al suo amico Marino, ma ben presto decise di partire verso il Monte Feltro, dove andò a predicare il Vangelo, fondando anche una comunità cristiana.
Già vedendo San Leo da lontano spicca la sua fortezza svettante su di un dirupo roccioso e circondata dal verde dell'area del Montefeltro; ad oggi è il simbolo della città, ma fin dal medioevo ebbe un ruolo chiave nella storia di questa cittadina.
L'impianto attuale si fa risalire alla metà del 1400 per opera dell'architetto Francesco di Giorgio Martini; tra i suoi ospiti può annoverare nomi importanti, quali Dante Alighieri e il Conte di Cagliostro, tenuto prigioniero nella rocca durante il dominio dello Stato Pontificio, quando ormai questo complesso architettonico non era più residenza di nobili famiglie, ma fungeva esclusivamente da prigione. Oggi al suo interno è visitabile un interessante raccolta di armi e la pinacoteca.
Passeggiare per le strette vie di San Leo permette di fare un tuffo nel passato, ammirando dei palazzi che trasudano storia. All'ingresso della piazza principale si può notare il Palazzo Roveresco, risalente al 1600 ed attuale sede del Municipio.
La sua facciata risulta molto elegante e al suo interno si può ammirare un monumentale camino in pietra.
Proseguendo nel fondo della piazza si trova il Palazzo Mediceo, costruito all'inizio del 1500, oggi sede del Museo di Arte Sacra, degli uffici culturali, dell'archivio storico e della biblioteca. All'interno del museo sono esposti manufatti che vanno dall'VIII al XVIII secolo, comprendendo reperti scultorei, tavole dipinte, paliotti che ornavano gli altari ed altri interessanti oggetti.
Palazzo Nardini spicca per la sua mole e per la tradizione che vuole che qui sia avvenuto lo storico incontro tra il Conte Orlando Cattani da Chiusi e San Francesco, che colpì talmente il nobile con le sue parole a tal punto che il Conte decise di regalargli il Monte della Verna, dove in seguito San Francesco ricevette le stimmate. La stanza dell'incontro fu trasformata in cappella e sull'altare si può ammirare una tela che rappresenta il miracolo delle stimmate.
Il più antico monumento religioso di San Leo è la Pieve, che rappresenta la prima testimonianza della Cristianizzazione dell'entroterra del Montefeltro.
Intitolata a Santa Maria Assunta, è una bellissima costruzione del periodo del medioevo, secondo gli storici, eretta tra l'VIII ed il IX secolo, sul luogo dove c'era la celletta di San Leo, dove si ritirava per pregare.
L'ingresso la rende particolare, in quanto, sorgendo su di un dirupo roccioso presenta l'entrata ai due lati e non sulla facciata principale, rifatta nell'XI secolo in seguito a dei rimaneggiamenti. L'interno è suddiviso in tre navate, con un interessante Crocifisso in legno del 1500.
Affianco alla Pieve sorge il Duomo, intitolato al Santo patrono Leone ed eretto nel 1173. L'interno, articolato in tre navate suddivise da colonne, con la classica croce latina, presenta delle belle decorazioni scultoree del periodo romanico, una cripta ed un bel Crocifisso datato 1205. Sull'altare è posta un'urna d'argento contenente un frammento di osso del cranio del Santo, mentre le altre reliquie di San Leo si trovano a Voghenza.
Oggi il Duomo è separato dalla Torre campanaria, mentre alle origini era adiacente al palazzo vescovile e alla torre. La torre campanaria si erge su uno dei punti più alti del massiccio di San Leo, con la sua mole imponente e maestosa ed il suo colore caratteristico ocra, dato dall'arenaria che costituisce la muratura esterna. Di tale costruzione si hanno poche notizie storiche, ma quasi sicuramente risale al periodo della vicina cattedrale.
Fuori dal centro storico si trova un altro importante centro religioso, il convento di Sant'Igne che presenta uno stile romanico con la classica pianta a croce.
Arrivare a San Leo è molto semplice basta solo percorrere la statale che collega Rimini con Arezzo e seguire le numerose indicazioni. Avvicinandosi al paese la strada diviene sempre più stretta fino a raggiungere Porta di Sopra, unico accesso al centro storico. Pochi sono i parcheggi disponibili perciò se ne può approfittare per fare una bella passeggiata.
Il borgo è composto da poche abitazioni e pertanto anche gli abitanti superano qualche centinaia di unità. Tra le strette vie, oltre ai monumenti sopra citati, si trovano diversi ristorantini caratteristici e panoramici in cui si possono assaporare i sapori nostrani di questa terra abbinandoli ad una visuale mozzafiato.
La visita a San Leo è di solito abbinata a quella di San Marino che dista solo pochi chilometri; entrambe le località vedono una copiosa affluenza in ogni periodo dell'anno, questo a dimostrare la notevole importanza turistica della zona.