Parco Nazionale del Pollino - Natura e Sport
Il Parco Nazionale del Pollino si trova a cavallo tra la Calabria e la Basilicata, estendendosi tra le province di Potenza, Matera e Cosenza. Copre una superficie di quasi 200.000 ettari e ciò lo rende l’area protetta più grande di tutta Italia.
Fu istituito nel 1988, ma dovettero passare ancora alcuni anni affinché prendessero corpo gli organi istituzionali del Parco; tra il 1993 ed il 1994 vennero istituiti gli organi amministrativi e tecnici ed il Parco cominciò a prendere forma e diventare operativo.
Prima di creare quest’area protetta vennero formulati altri progetti ed alcune imprese proposero di creare sul Pollino una grande stazione sciistica. Fortunatamente si scongiurò questo scempio e si giunse alla creazione di quest’oasi di protezione per numerose specie animali ed ultimo sito dove poter ammirare lo stupendo e raro Pino loricato, divenuto simbolo del Parco stesso.
Da sempre uomo e natura hanno intrecciato rapporti millenari sul massiccio montuoso calabro-lucano.
TERRITORIO DEL PARCO NAZIONALE DEL POLLINO
All’interno del Parco Nazionale ricadono 56 comuni, alcuni di grande interesse storico-archeologico, altri invece importanti dal punto di vista socio-culturale.
Il territorio presenta rocce di origine calcarea e ciò comporta la presenza di vari fenomeni di origine carsica, come grotte, doline ed inghiottitoi che rendono il paesaggio vario e meraviglioso. Nelle rocce calcaree è possibile rintracciare i fossili di molluschi ed altri animali marini vissuti più di 60 milioni di anni fa, quando le terre del mondo erano costituite da un’unica placca ed il mare era la Tetide.
MASSICCI MONTUOSI
All’interno del Parco Nazionale del Pollino si elevano alcune tra le cime più alte dell’Italia Meridionale. Le principali sono Serra Dolcedorme (2.267 m), seguita dal Monte Pollino (2.248 m) e da Serra del Prete (2.181 m). Tra Serra delle Ciavole (.2127 m) e Serra di Crispo (2.053 m) si apre la “Grande Porta” che introduce ai Piani di Pollino, splendido altopiano che si estende in alta quota e dove sui crinali più ostici è possibile ammirare gli esemplari più vecchi di Pino loricato. A completare il paesaggio vi sono numerosi corsi d’acqua che nel corso dei millenni hanno scavato le rocce, plasmando il paesaggio e creando forre impressionanti.
SPORT NEL PARCO NAZIONALE DEL POLLINO
Il territorio del Parco del Pollino ben si presta per lo svolgimento di numerose attività sportive, soprattutto trekking ed alpinismo.
Per gli appassionati di birdwatching sarà interessante sapere che qui vivono animali rari come l’aquila reale, il lanario, il nibbio reale, il corvo imperiale, il capovaccaio, il gufo reale e di recente è stato reintrodotto il grifone.
In inverno, sull’altopiano di Piano Ruggio ad una quota tra i 1.500 m ed i 1.600 m vi si pratica lo sci di fondo immersi in un paesaggio incantato, mentre in estate è una meta molto apprezzata per chi desidera compiere facili e brevi escursioni.
I vari corsi d’acqua che solcano il territorio ben si prestano per svolgere il torrentismo ed il rafting, mentre le numerose grotte di origine carsica sono l’ambiente ideale per chi ama la speleologia.
Infine c’è da dire che il territorio del Parco Nazionale del Pollino si può scoprire perfettamente anche in sella ad una mountain bike, unendo il gusto del pedalare alla possibilità di godere di ameni scorci e suggestivi paesaggi.
FAUNA DEL PARCO
Uno dei motivi per cui si decise di istituire il parco fu proprio quello di tutelare la ricca fauna presente in questo territorio. Qui nidificano e trovano riparo specie rare come l’aquila reale ed il gufo reale, giusto per citare dei rapaci che di solito colpiscono l’immaginario collettivo.
Da alcuni anni si è deciso di reintrodurre il grifone, uccello che in Italia era estinto ma poi è stato reintrodotto in varie regioni. Proprio qui si è trovato un habitat ideale per far vivere e riprodurre questo affascinante uccello. Il lupo appenninico ormai da tempo si è stanziato nel territorio del Pollino, così come il capriolo, sua preda principale.
Qui la natura è talmente incontaminata ed i corsi d’acqua così puliti che anche la lontra ha scelto questo territorio come suo habitat ideale.
Per il resto si trovano numerose specie di mammiferi, uccelli, rettili ed anfibi tipici dell’Appennino.
FLORA NEL PARCO
Il simbolo del Parco Nazionale del Pollino è il Pino loricato, un endemismo per l’Italia ed una rarità per l’intera Europa, visto che si trova solo qui e nei Balcani. Il Pino loricato è una specie che ben si adatta ad ambienti impervi ed ostici, laddove altre specie non riescono ad attecchire. Le altre specie arboree presenti sono il faggio, vari tipi di querce, il pino nero, il tasso e tutte e sette le specie di acero.
In primavera ed in estate è possibile assistere a splendide fioriture di orchidee, viole, genziane ed il raro giglio rosso. L’ambiente è anche ricco di specie officinali, dai profumi inebrianti, come la menta, la lavanda, il timo e la santoreggia che profumano l’aria con i loro aromi inconfondibili.
Passeggiare per i sentieri del Parco può essere anche l’occasione per assaggiare dei frutti di bosco, poco conosciuti da chi abita in città. Le fragoline di bosco, piccole e saporite, le piccole mele selvatiche ed i dissetanti lamponi sono solo alcuni dei frutti che si possono trovare incamminandosi per i boschi del parco.
COME ARRIVARE AL PARCO
Giungendo con l’auto le vie di accesso al Parco del Pollino sono differenti, a seconda da quale zona si proviene. L’autostrada A3 è l’arteria principale sia per chi proviene da nord che da sud. Lasciata l’autostrada si possono percorrere una serie di strade statali a seconda di quale zona del parco si vuole visitare.
Se si preferiscono i mezzi pubblici i principali snodi ferroviari sono i seguenti: in Calabria vi sono le stazioni ferroviarie di Scalea, Roggiano Scalo-San Marco Argentano, Paola, Trebisacce e Sibari, mentre in Basilicata solo Policoro e Maratea.
Per chi viene da molto lontano ed ama viaggiare in aereo gli scali aeroportuali più vicini sono quelli di Napoli, Bari e Lamezia Terme.